Cape Canaveral (Florida, Usa), 15 feb. (LaPresse/AP) – L’asteroide 2012 DA14, del diametro di circa 50 metri, è passato nel punto di massimo avvicinamento alla Terra, a 27mila chilometri circa dalla superficie. Si tratta del corpo celeste delle maggiori dimensioni ad essersi avvicinato così tanto al nostro pianeta. L’altitudine del passaggio dell’asteroide è inferiore a quella seguita da alcuni satelliti artificiali, il che rende l’idea di quanto sia stato vicino.

2012 DA14 è transitato vicino alla Terra poche ore dopo che un’altra meteora, molto più piccola, è esplosa sopra la regione degli Urali in Russia. Gli astronomi affermano che non ci siano relazioni fra i due fenomeni, anche perché i due corpi celesti hanno seguito rotte opposte. Uno scienziato ha definito quella di oggi come una giornata emozionante, affermando che “sembrava di essere in un poligono di tiro”.

“L’asteroide si sta allontanando ora”, ha dichiarato Paul Chodas del progetto Near-Earth object della Nasa. Nonostante sia passato molto vicino alla superficie, 2012 DA14 era troppo piccolo per essere visto a occhio nudo anche nel punto di maggiore vicinanza, raggiunto sull’Oceano indiano nei pressi di Sumatra. Le migliori zone di osservazione, eseguite dalle persone comuni con telescopi e binocoli, erano in Asia, Australia ed Europa orientale.

Tutto ciò che si poteva vedere era però soltanto un punto luminoso in movimento. A differenza della maggior parte degli asteroidi, che transitano una volta sola nei pressi della Terra, questo invece tornerà a farci visita, la prima volta nel 2026. In caso di impatto con la superficie, l’asteroide avrebbe causato immensi danni sprigionando una potenza di 2,4 megatoni (l’equivalente di 2,4 milioni di tonnellate di TNT) e devastando un’area di oltre 1.900 chilometri quadrati.

Se si considera che questi danni avrebbero potuto essere causati da una roccia larga 50 metri, si può avere un’idea degli effetti della meteora che 65 milioni di anni fa provocò l’estinzione dei dinosauri, che misurava una larghezza di 9,5 chilometri. La meteora esplosa questa mattina nei cieli della Russia aveva dimensioni pari a un terzo dell’asteroide transitato in serata. I feriti in Russia sono stati 1.100 secondo il conto del ministero dell’Interno, in gran parte a causa dell’esplosione di finestre e vetri causata dall’onda d’urto. Simili eventi in rapida successione sono “effettivamente molto rari e sono storici”, ha detto Jim Green, direttore di scienze planetarie della Nasa.

La meteora esplosa in Russia, ha proseguito Green, “è circa due volte più grande di quelle che normalmente danno origine a palle di fuoco come quella vista oggi”. “Questi eventi – ha aggiunto parlando a Nasa TV – si verificano circa una o due volte al giorno, ma solitamente avvengono sopra gli oceani o in zone remote del pianeta. Quella di oggi è un’eccezione”.

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