Mosca (Russia), 5 mar. (LaPresse/AP) – La polizia russa ha arrestato un sospetto per l’attacco compiuto il 17 gennaio con l’acido solforico contro il direttore artistico del teatro Bolshoi di Mosca, Sergei Filin. Lo rende noto la portavoce del teatro, Katerina Novikova, aggiungendo che l’uomo aveva un complice, che la polizia sta cercando. “Speriamo che l’arresto di oggi significhi che il caso verrà risolto”, ha commentato la portavoce la quale, tuttavia, non specifica se l’arrestato abbia legami diretti con il teatro. La polizia fa sapere che sta interrogando l’uomo, la cui identità ancora non è stata rivelata. Intanto, però, il ministero dell’Interno fa sapere che è in corso una perquisizione nella casa di una delle stelle del teatro, il ballerino Pavel Dmitrichenko, noto per la sua interpretazione di Ivan il Terribile. In seguito all’attacco, Filin ha riportato gravi ustioni a occhi e volto, e ora sta venendo curato in Germania.
Il Bolshoi è una delle principali istituzioni culturali russe, ma la compagnia di balletto è stata turbata da intrighi e lotte interne che hanno portato alla fuga di numerosi artisti nel corso degli anni. Difficile situazione che ha conosciuto il suo apice nell’attacco a Filin. Secondo i colleghi del direttore artistico, l’assalto potrebbe essere infatti una vendetta legata alla selezione di alcuni ballerini al posto di altri per ruoli particolarmente ambiti. Parlando con la televisione di Stato russa, lo stesso Filin aveva detto di essere a conoscenza di chi ha ordinato l’assalto, ma ha anche dichiarato che non avrebbe fatto nomi.
A febbraio, in un’intervista con la rivista Snob, il direttore generale del teatro, Anatoly Iksanov, aveva avanzato l’ipotesi che l’attacco contro Filin fosse stato ispirato dal celebre ballerino Nikolai Tsiskaridze. “Non attribuisco nello specifico il reato a lui ma – disse Iksanov – accuso Nikolai di aver inasprito la situazione nel teatro, facendo pressione psicologica sullo staff e il personale, su Filin, su di me e gli insegnanti”. Tsiskaridze, da tempo critico con la gestione del Bolshoi, nega però le accuse e punta il dito contro lo stesso direttore generale e i suoi alleati, per aver alimentato la disputa. Molte star del balletto, tra cui Anastasia Volochkova, si sono schierate con Tsiskaridze. Mentre Alexei Ratmansky, direttore artistico del Bolshoi tra il 2004 e il 2008, ha legato l’atmosfera del teatro a “un disgustoso pozzo nero”, sostenendo che l’episodio nasce dalla “mancanza di qualsiasi etica”. Ratmansky ora è artista residente all’American Ballet Theater.
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