Johannesburg (Nigeria), 9 mar. (LaPresse/AP) – I sette lavoratori stranieri rapiti il mese scorso in Nigeria, compreso l’italiano Silvano Trevisan, sarebbero stati uccisi. È la rivendicazione via internet del gruppo estremista islamico responsabile del rapimento, Ansaru. Quest’ultimo, una branca staccatasi da Boko Haram, spiega di avere ucciso i sette cristiani dopo aver visto aerei da guerra britannici sorvolare lo Stato di Bauchi, dove è avvenuto il rapimento, e perché le forze di Nigeria e Regno Unito avrebbero lanciato un’operazione congiunta per liberare gli ostaggi, provocando però la morte di alcuni musulmani. “Come risultato di questa operazione i sette ostaggi sono stati uccisi”, afferma il gruppo, annunciando che un video delle uccisioni sarà pubblicato online. Una fotografia pubblicata sul sito mostra un uomo armato, sopra ad alcuni corpi senza vita.
I sette lavoratori sono originari di Libano, Regno Unito, Grecia, Italia e Filippine, tutti dipendenti della ditta di costruzioni libanese Setraco. La Farnesina sta verificando la notizia, attraverso l’unità di crisi, mentre le autorità britanniche non confermano. Dal suo canto, il portavoce dell’esercito nigeriano, il colonnello Mohammed Yerima, parlando con Associated Press ha detto di non avere informazioni su operazioni militari condotte da Regno Unito e Nigeria.
Alcune settimane fa, Ansaru aveva diffuso una breve dichiarazione in cui rivendicava il rapimento dei lavoratori stranieri il 16 febbraio da un campo della Setraco, a Jama’are, a circa 200 chilometri a nord di Bauchi, capitale dell’omonimo Stato. Nel corso dell’attacco, gli uomini armati hanno prima assaltato un carcere locale e dato fuoco a mezzi della polizia. Quindi hanno fatto saltare in aria una recinzione posteriore del complesso, hanno ucciso una guardia e preso gli ostaggi. Il gruppo sembrava organizzato e ben a conoscenza del suo obiettivo. Ha infatti lasciato illesi i membri dello staff locale, rapendo appunto solo gli stranieri.
A gennaio, Ansaru si è dichiarato gruppo indipendente staccatosi da Boko Haram, il quale solo lo scorso anno si è reso responsabile di almeno 792 morti, secondo un conteggio di Associated Press, e che avrebbe ancora nelle sue mani una famiglia francese composta da sette persone, sequestrata in Camerun nella seconda metà di febbraio. In precedenza le autorità britanniche hanno legato Ansaru al rapimento avvenuto nel maggio 2011 nello stato di Kebbi del cittadino inglese Christopher McManus e dell’italiano Franco Lamolinara. I due sono stati tenuti in ostaggio per mesi e uccisi a marzo 2012, in seguito a un fallito raid condotto dalle forze armate nigeriane e sostenuto dalle forze speciali britanniche a Sokoto.
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