Pechino (Cina), 14 mar. (LaPresse/AP) – Xi Jinping è stato eletto presidente della Repubblica Popolare Cinese, e prende così il posto di Hu Jintao. I delegati del Congresso nazionale del popolo hanno votato per lui con 2.952 voti favorevoli, uno contrario e 3 astensioni. La decisione era largamente attesa, dopo che Xi Jinping a novembre era stato nominato capo del Partito comunista e dell’esercito.
Dopo l’annuncio del risultato del voto, Xi ha fatto un inchino ai delegati e si è girato verso Hu, seduto alla sua destra, stringendogli la mano. Poi i due hanno posato insieme. Il 59enne è stato nominato anche a capo della commissione governativa responsabile dell’esercito. Li Yuanchao, un riformista liberale e stretto alleato di Hu Jintao, è stato invece scelto come vicepresidente, con 2.839 voti a favore e 80 contrari. Il nuovo presidente dovrà affrontare questioni come crescita economica, corruzione, divario tra ricchi e poveri, inquinamento e altre minacce alla stabilità sociale.
Prima del voto sulle nomine, i delegati hanno approvato un piano di ristrutturazione presentato dal governo quattro giorni fa. Il programma prevede l’abolizione del ministero delle Ferrovie e la fusione di due agenzie responsabili per i giornali e le emittenti radiotelevisive in un unico organo di supervisione dei media. Il piano unisce inoltre il ministero della Salute e la commissione responsabile per la gestione della politica del figlio unico. La ristrutturazione prevede infine la fusione di quattro agenzie responsabili per la pesca e gli affari marittimi, con l’obiettivo di rafforzare le rivendicazioni di Pechino nelle dispute territoriali con Giappone, Vietnam e Filippine.
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