Londra (Regno Unito), 18 mar. (LaPresse/AP) – La disputa per l’arcipelago delle Falkland-Malvinas arriva anche in Vaticano. A sollevare la questione è stata la ‘presidenta’ argentina Cristina Fernandez Kirchner durante l’incontro odierno a Roma con il connazionale Papa Francesco. “Ho chiesto al Santo Padre di avvicinare le parti (Argentina e Gran Bretagna ndr) per evitare che ritorni di nuovo il problema”, per facilitare “un dialogo e per evitare le difficoltà che possono nascere dalla militarizzazione britannica dell’Atlantico del sud”, ha detto la Fernandez, vestita in elegante abito nero con cappello a coprirle il capo. La vedova di Nestor Kirchner ha poi ricordato il precendente della “importante intermediazione di Giovanni Paolo II” nel 1978, quando Cile e Argentina erano entrambe governate da una dittatura e “rischiarono quasi di arrivare alla guerra”.
Immediata la reazione di Londra. “È chiaro – commenta il Foreign Office – che la Santa Sede considera la questione delle Isole Falkland come una vicenda bilaterale tra due Paesi sovrani, e che non ha un ruolo da giocare. Non ci aspettiamo che questa posizione cambi”.
La vicenda è tornata alla cronaca lo scorso anno, dopo che il governo di Londra, in risposta alle rivendicazioni argentine in occasione del trentennale del conflitto del 1982, ha spedito nell’area una nave da guerra, la Hms Dauntless, attirandosi così l’accusa di “neocolonialismo” da parte della Fernandez. Inoltre, il governo locale, con il sostegno di quello britannico, ha organizzato un referendum sulla sovranità delle isole. Il voto, che si è tenuto due domeniche fa, ha decretato una predominanza schiacciante per chi vuole rimanere sotto dipendenza del Regno Unito. Buenos Aires aveva già espresso l’intenzione di coinvolgere l’Onu nella disputa sull’arcipelago conteso, porta d’accesso verso l’Antartico e ricco di giacimenti petroliferi scoperti dopo le recenti trivellazioni.
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