Ocalan: Giovedì farò storico annuncio per pace tra curdi e Turchia

Ankara (Turchia), 18 mar. (LaPresse/AP) – Giovedì 21 marzo, giorno in cui la popolazione curda celebra il Newroz, o festa di primavera, potrebbe essere una storica giornata per il processo di pace in corso con le autorità turche. Il leader del Pkk, Abdullah Ocalan, ha infatti fatto sapere attraverso una lettera consegnata ad alcuni parlamentari che gli hanno fatto visita presso l’isola-carcere di Imrali, che proprio quel giorno darà uno “storico annuncio”. Parole che si riferiranno al processo di pace che nelle ultime settimane ha dimostrato, a suo dire, “progressi positivi”. L’attesa generale, secondo notizie diffuse dai media, è che il leader del Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan) chieda ai combattenti di dichiarare il cessate il fuoco e di iniziare la ritirata dalla Turchia. Dal canto suo, il governo di Ankara dovrebbe mettere in atto una serie di riforme a difesa dei diritti della popolazione curda.

I curdi costituiscono circa il 20% dei 75 milioni di persone che vivono in Turchia. Ma nel Paese non godono degli stessi diritti della popolazione locale. Anche per questo la minoranza da anni si batte per un processo che possa portarla a importanti conquiste politiche e sociali. Nella guerra tra ribelli e governo di Ankara, scoppiata nel 1984, hanno già perso la vita decine di migliaia di persone. Ocalan, catturato nel 1999, sta scontando una condanna all’ergastolo con l’accusa di aver guidato le attività dei ribelli. Ma da alcuni mesi ormai sta intrattenendo una serie di colloqui con l’intelligence turca, per cercare di arrivare a un accordo.

“Affinché il ritiro avvenga rapidamente e la pace sia duratura – dice il leader curdo nel messaggio consegnato a Selahattin Demirtas, capo del partito curdo Bdp – spero che il Parlamento soddisfi pienamente gli obblighi della sua storica missione con lo stesso ritmo”. Un chiaro riferimento alle richieste curde di riforme volte a migliorare la condizione della minoranza. Tra queste anche una modifica alla legge, attualmente al vaglio di una commissione parlamentare, che consentirebbe la liberazione di migliaia di attivisti curdi arrestati per accuse di terrorismo a causa dei presunti legami con il Pkk. I curdi vorrebbero anche una nuova Costituzione, in corso di elaborazione da parte di quattro partiti rappresentati in Parlamento, che garantirebbe loro eguali diritti rispetto agli altri abitanti e concederebbe maggiori poteri alle autorità locali.

I funzionari turchi non hanno rivelato dettagli dei colloqui in corso con Ocalan, a parte ribadire la necessità che i ribelli depongano le armi e si ritirino dal territorio turco. “Sul tema delle armi – afferma ancora Ocalan – voglio risolvere la questione velocemente, senza perdere tempo e senza la perdita di una sola vita. Per far sì che questo venga messo in pratica, il sostegno del Parlamento e dei partiti politici sarebbe fondamentale”. Come importante segno di distensione, la scorsa settimana i ribelli hanno liberato otto ostaggi che avevano sequestrato diversi mesi fa nel nord dell’Iraq. In un’intervista con il sito web Firat News, Murat Karayilan, che attualmente guida il Pkk, ha fatto sapere che il gruppo ha deciso di sostenere l’iniziativa di pace, anche se mantiene alcune riserve e preoccupazioni.