Uscirà in autunno l’autobiografia dell’attivista pakistana Malala

Londra (Regno Unito), 28 mar. (LaPresse/AP) – Malala Yousafzai, la giovane ferita a ottobre scorso dai talebani in Pakistan e curata nel Regno Unito, sta scrivendo una autobiografia che uscirà in autunno. Lo ha annunciato l’editore Weidenfeld and Nicolson, rivelando che il titolo sarà ‘Io sono Malala’. Ieri la ragazza ha detto di sperare che raccontare la sua storia sarà “parte della campagna per dare a ogni bambino e bambina il diritto di andare a scuola”.

I talebani le spararono il 9 ottobre scorso, mentre tornava a casa da scuola nella valle dello Swat, ferendola gravemente alla testa. Il gruppo militante spiegò di averla colpita perché promuoveva il “pensiero occidentale” e criticava il comportamento dei talebani, rivendicando il diritto delle bambine all’educazione. Malala, ora 15enne, è stata trasferita nel Regno Unito per essere curata e ha trascorso diversi mesi in un ospedale di Birmingham. Lo scorso mese è stata dimessa e ha cominciato a frequentare la scuola nel Regno Unito.

L’uscita del libro in autunno è prevista in Regno Unito e Paesi del Commonwealth con l’editore Weidenfeld and Nicolson, mentre nella gran parte del resto del mondo a pubblicare la biografia sarà Little, Brown and Co. “Malala è già una fonte di ispirazione per milioni di persone nel mondo. Leggere la sua storia di coraggio e sopravvivenza aprirà le menti, allargherà i cuori e speriamo permetterà ad altre bambine e bambini di ricevere l’educazione di cui sono affamati”, ha dichiarato Michael Pietsch, vice presidente esecutivo e direttore di Little, Brown.

“Spero che il libro raggiunga persone in tutto il mondo, perché possano realizzare quanto sia difficile per alcuni bambini avere accesso all’istruzione”, ha detto Malala a proposito dell’autobiografia. “Voglio raccontare la mia storia – ha spiegato – ma sarà anche la storia di 61 milioni di bambini che non possono andare a scuola”. I termini dell’accordo economico per il libro non sono noti, ma secondo la stima del Guardian si tratterebbe di 3 milioni di dollari.