Nairobi (Kenya), 30 mar. (LaPresse/AP) – La Corte suprema del Kenya ha confermato i risultati delle elezioni presidenziali e, di conseguenza, la vittoria di Uhuru Kenyatta e la sconfitta di Raila Odinga. Il verdetto, seguito con attenzione da tutto il Paese, indica che Kenyatta giurerà come presidente a inizio aprile, anche se è incriminato alla Corte penale internazionale dell’Aia. Come il vice presidente eletto William Ruto, anche Kenyatta è accusato di aver aiutato a organizzare le violenze post-elettorali del 2007 e 2008, costate la vita a mille persone. Entrambi respingono le accuse. Il processo di Ruto dovrebbe iniziare a fine maggio, mentre quello del nuovo presidente dovrebbe prendere il via a luglio.
IL RICORSO. A presentare ricorso alla Corte suprema per presunti brogli e irregolarità elettorali era stato lo sconfitto Odinga. Secondo i dati ufficiali, Kenyatta ha vinto di un soffio, con il 50,07% delle preferenze, superando il muro del 50% necessario a evitare il ballottaggio. Le elezioni, ha affermato il giudice capo Willy Mutunga leggendo il verdetto della Corte suprema, “si sono svolte in conformità con la Costituzione e la legge”, per questo Kenyatta è stato “eletto in maniera valida”.
ODINGA: ACCETTO SENTENZA PER EVITARE VIOLENZE. Odinga aveva detto che, in ogni caso, avrebbe rispettato la decisione della Corte. E oggi ha accettato la sentenza, facendo appello alla pace ma dicendosi deluso del fatto che i giudici abbiano respinto alcune prove. Questo, ha dichiarato, significa che “alla fine i cittadini hanno perso la possibilità di sapere cosa sia successo” nel conteggio dei voti. “La nostra visione è che questo processo in tribunale è un’altra lunga via nella nostra marcia verso la democrazia, per cui abbiamo a lungo combattuto”, ha detto. “Il futuro del Kenya – ha aggiunto – è luminoso, non lasciamo che elezioni ci dividano”. Prima del discorso di Odinga, anche il suo legale George Oraro aveva annunciato che la decisione della Corte suprema sarebbe stata rispettata. “Ho fatto il mio lavoro e il tribunale ha fatto il suo, penso che il Kenya abbia vinto”, ha detto l’avvocato.
PROTESTE PRO-ODINGA: 2 MORTI. Due giovani sostenitori di Odinga sono morti a causa di colpi d’arma da fuoco a Kisumu, città natale del candidato sconfitto, nelle proteste contro la decisione della Corte. Lo fa sapere il portavoce della polizia, Masoud Mwinyi. La provenienza degli spari non è chiara, mentre i residenti della città hanno raccontato di avere sentito diversi spari. Altre proteste contro il verdetto della Corte suprema sono state inscenate a Nairobi, nelle periferie povere, dove il clima è teso. Nella stessa città, intanto, i sostenitori di Kenyatta nel pomeriggio sono scesi in strada per festeggiare la conferma della sua vittoria.
KENYATTA: LAVORERO’ PER TUTTI. “Lavorerò con, e servirò, tutti i kenyoti senza alcun tipo di discriminazione”, ha detto Kenyatta, nel discorso pronunciato dopo che la Corte suprema ha confermato la sua vittoria. “Soprattutto, continuiamo a pregare per la pace nel nostro Paese”, ha aggiunto.
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