Rangoon (Birmania), 1 apr. (LaPresse/AP) – Per la prima volta da 50 anni, in Birmania circolano quattro quotidiani di proprietà privata. Il monopolio pubblico nel Paese era stato imposto nel 1964 dal generale Ne Win e si conclude oggi. La novità fa parte delle riforme introdotte dal presidente Thein Sein che, dopo aver servito come premier nel precedente regime militare, è salito alla carica di capo dello Stato nel marzo 2011. Liberalizzazioni politica ed economica sono in cima alla sua agenda, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo del Paese. E tra le varie novità nel settore dei media, Associated Press è anche diventata la prima agenzia stampa internazionale ad aprire un ufficio in Birmania da quando il nuovo governo è salito al potere due anni fa.
Il governo ha alleggerito la censura ad agosto dello scorso anno, permettendo ai giornalisti di scrivere cose prima impensabili sotto il regime militare. Resta tuttavia in vigore la Legge sulla stampa e la registrazione del 1962, che sarà il riferimento sino a quando una nuova misura sarà approvata. Secondo le attuali regole, è prevista una pena massima di sette anni di carcere per le mancate registrazioni e il governo può revocare in qualsiasi momento le licenze. Una situazione ben diversa da quella del periodo successivo all’indipendenza della Birmania dal Regno Unito, ottenuta nel 1948, quando il settore dell’editoria quotidiana era florido, con testate in lingua birmana, inglese, indiano e cinese.
A dicembre il governo aveva annunciato che chiunque avesse intenzione di pubblicare un quotidiano poteva farne richiesta e, dietro autorizzazione, iniziare a diffondere la testata dal 1 aprile. Le richieste erano state circa 20 e 16 avevano ottenuto la concessione. Tra essi anche il giornale della Lega nazionale per la democrazia della leader di opposizione e Premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi e quello del partito del presidente Thein Sein.
Quattro i quotidiani diffusi oggi, tutti in birmano. Uno di essi, Golden Fresh Land, appartiene all’editore 81enne Khin Maung Lay, che ha dichiarato: “Abbiamo aspettato questo giorno per mezzo secolo”. La testata è stata diffusa in 80mila copie, esaurite nel giro della mattinata. Lay ha commentato: “Ciò mostra quanto le persone si siano sentite private di informazione quotidiana. Questa mattina non ho potuto far a meno di piangere”.
Entusiasta anche il caporedattore 42enne di un altro quotidiano in uscita oggi per la prima volta, Kyaw Min Shwe: “Sono felice che stiamo finalmente stampando edizioni quotidiane, è un sogno che si realizza e un obiettivo che aspettiamo dal 2004”. E sulla competizione con le testate governative, assicura: “Ho totale fiducia che possiamo competere in termini di contenuto e qualità delle notizie”. Consapevole della novità nella concorrenza il governo, quindi il giornale di Stato in lingua inglese New Light of Myanmar sta tentando una joint venture.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata