Kiev (Ucraina), 7 apr. (LaPresse/AP) – Il presidente dell’Ucraina, Viktor Yanukovych, ha concesso la grazia all’ex ministro dell’Interno Yuri Lutsenko e all’ex ministro dell’Ambiente Heorhiy Filipchuk, entrambi stretti alleati della ex premier Yulia Tymoshenko. Si tratta di un passo decisivo verso una maggior integrazione del Paese nell’Unione euopea, che chiedeva da tempo a Kiev di agire in proposito. Yanukovych ha firmato il decreto che ha già portato alla scarcerazione di Lutsenko, 48 anni, che scontava quattro anni per accuse di abuso d’ufficio e la cui salute si era deteriorata dall’ingresso in cella nel 2010. Stesse accuse per Filipchuk e per Tymoshenko, che sconta una pena di sette anni per una condanna del 2011. Paesi occidentali e gruppi per i diritti avevano duramente criticato le condanne, definendole politicamente motivate, e l’Unione europea aveva annunciato a Kiev che non avrebbe firmato un accordo internazionale fino a quando i due casi non fossero stati risolti.
Ora Yanukovych apre, anche perché necessita di sostegno nel tentativo di ottenere un prestito di salvataggio da 15 miliardi di dollari dal Fondo monetario internazionale. Non lo fa però sul caso di Tymoshenko, affermando di non poterle concedere la grazia in modo unilaterale fino a quando non saranno conclusi tutti i suoi procedimenti giudiziari. La ex premier ha presentato ricorso contro la condanna alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Yanukovych ha inoltre detto di non voler interferire con altri procedimenti in corso contro Tymoshenko, sotto indagine per omicidio in relazione alla morte di un imprenditore e per altre accuse di corruzione.
“Il fatto di oggi è una vittoria per la democrazia dell’Ucraina e per la democrazia di tutto il mondo”, ha detto Lutsenko uscendo dal carcere della regione di Chernihiv, a circa 150 chilometri a nord di Kiev, abbracciato da moglie, figlio e sostenitori. “L’Ucraina comincia a prendere la via giusta verso la fine della repressione politica”, ha aggiunto, dicendo che continuerà a occuparsi di politica, anche prendendo parte a proteste di piazza, ma che non si impegnerà nella corsa alla presidenza del 2015.
Intanto, è arrivato il commento positivo dell’Unione europea, che aspettava da tempo un gesto dell’Ucraina in questa direzione. “Un primo ma importante passo”, ha commentato su Twitter Stefan Fuele, commissario all’Allargamento dell’Ue. E a Kiev, circa 4mila sostenitori dell’opposizione sono scesi in strada per protestare contro il governo. Lutsenko ha parlato loro attraverso il telefono, dicendo di essere al fianco dell’opposizione e di credere che democrazia e libertà prevarranno.
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