Londra (Regno Unito), 8 apr. (LaPresse/AP) – Margaret Thatcher era nata il 13 ottobre del 1925 a Grantham da un droghiere, Alfred Roberts, e dalla moglie Beatrice. Dopo avere studiato Scienze naturali al Somerville College di Oxford, diventando la terza presidente donna della Oxford University Conservative Association, si avviò alla carriera politica negli anni ’50. A dicembre del 1951 sposò il marito Denis Thatcher, con il quale ebbe due figli.
Fu eletta in Parlamento per la prima volta nel 1959 e il 20 giugno del 1970 diventò segretario all’Istruzione con Edward Heath premier. Fu allora che si guadagnò sulla stampa l’appellativo di ‘ruba latte’ per avere eliminato il latte gratuito per i bambini nelle scuole. Passo successivo, la scalata alla guida del partito conservatore, del quale fu eletta leader nel 1975. Fu la prima donna a guidare una grande potenza occidentale, e ricoprì l’incarico di premier del Regno Unito ininterrottamente per 11 anni dal 1979 al 1990, la premiership più lunga dal 1827 e il primo premier a ricevere tre mandati consecutivi (1979, 1982, 1987). Il 22 novembre del 1990 si dimise a seguito di una rivolta all’interno dello stesso partito dei Tory dopo le proteste scoppiate a Londra contro l’introduzione della cosiddetta poll tax, contestata soprattutto dai ceti più bassi. Al suo posto assunse l’incarico John Major il 28 novembre del 1990.
Nota come ‘Lady di ferro’ per la sua determinazione tanto sul piano interno che in politica estera, fu uno stretto alleato del presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan sul finire dell’Unione sovietica. Con Reagan condivise per esempio l’opinione che il libero mercato potesse contribuire a costruire un Paese migliore rispetto alla dipendenza da un governo centrale forte. Prima e unica premier donna del Paese, negli anni alla guida del Regno Unito il suo governo procedette a una serie di privatizzazioni e arrivò allo scontro con i sindacati. Una dopo l’altra privatizzò British Telecom, British Gas, Rolls-Royce, British Airways, British Coal, British Steel, società della distribuzione di acqua ed elettricità. Mantenne una posizione dura negli scioperi dei minatori del 1984 e 1985, seguiti all’annuncio della chiusura di alcune miniere di carbone. Nel 1984 sopravvisse a un tentativo di assassinio da parte dell’Ira, l’Irish Republican Army, che fece esplodere una bomba nell’hotel di Brighton nel quale si trovava durante una conferenza del partito. Nell’attentato ci furono alcune vittime tra funzionari del governo, ma la Thatcher e il marito rimasero illesi.
In politica estera volle nel 1982 l’intervento militare contro l’Argentina per il controllo delle isole Falkland. Si trattò di una guerra lampo, che durò da marzo a giugno e fu vinta da Londra. La Thatcher fu inoltre una dei primi a notare le potenzialità di leader di Mikhail Gorbaciov. Dopo averlo incontrato per la prima volta nel Regno Unito nel 1984 disse: “mi piace il signor Gorbaciov, potremmo fare affari insieme”. Tre mesi dopo Gorbaciov diventò leader dell’Urss. Nonostante nel 1987 il suo partito conservatore riuscì a vincere per la terza volta le elezioni, sicuramente la caduta della cortina di ferro le tolse il ruolo chiave di oppositrice del comunismo e per alcuni cominciò ad apparire non più in contatto con la realtà. La sua contrarietà alla crescente influenza dell’Unione europea diventò dai toni sempre più acuti e nazionalisti. Decisivo per costringerla a lasciare il n° 10 di Downing Street fu la rivolta contro la poll tax, uguale per tutti i cittadini tranne i pensionati e le persone registrate come disoccupati. Decine di migliaia di persone scesero in strada per esprimere il loro dissenso e lo shock per la vista di Trafalgar Square trasformatasi in campo di battaglia il 31 marzo del 1990 convinse molti conservatori che l’epoca Thatcher era finita. Per i Tories in Parlamento era una questione di sopravvivenza. Otto mesi dopo le proteste, la Thatcher non era più al potere e i familiari dissero che anche a distanza di anni avvertiva un senso di tradimento.
Nel giugno del 1992 diventò baronessa Thatcher di Kesteven, uno dei membri non eletti della Camera dei Lord. Nel 2002 subì una serie di piccoli ictus, a seguito dei quali non comparve più in pubblico. A giugno del 2003 morì il marito, Sir Denis Thatcher, dopo oltre 50 anni di matrimonio. A dicembre scorso Margaret Thatcher si era sottoposta a un’operazione a una vescica in ospedale. L’intervento era riuscito e la ex premier era stata dimessa dalla clinica il 30 dicembre. Oggi la morte a seguito di un ictus. Ad annunciarlo è stato il suo portavoce, Lord Bell. Margaret Thatcher lascia due figli: Mark Thatcher e Carol Thatcher, oltre che i nipoti.
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