Gerusalemme, 2 mag. (LaPresse/AP) – Se sarà raggiunto un accordo di pace con i palestinesi, il premier israeliano Benjamin Netanyahu vorrebbe sottoporlo all’approvazione di un referendum. Lo ha detto oggi lui stesso. “Sarei interessato” a un voto nazionale in caso di raggiungimento di un accordo, ha detto. I negoziati fra israeliani e palestinesi sono congelati da oltre quattro anni, ma del referendum in Israele si è discusso recentemente. La questione è dibattuta: chi si oppone a una consultazione popolare in merito sostiene che l’accordo andrebbe approvato solo dai parlamentari; i sostenitori del referendum, invece, sostengono che il voto sarebbe importante per garantire la legittimazione popolare. Nel 2010 Israele ha approvato una legge che, per la cessione delle Alture del Golan e di Gerusalemme Est che i palestinesi rivendicano come loro capitale, richiede una maggioranza dei due terzi in Parlamento o, in caso di fallimento in aula, un referendum. Entrambi i territori furono presi da Israele con la guerra dei sei giorni del 1967.
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