Londra (Regno Unito), 4 mag. (LaPresse) – Il vicepresidente della Camera dei Comuni britannica, Nigel Evans, è stato arrestato dalla polizia per essere interrogato, in seguito ad accuse di violenza sessuale. Lo riferiscono i media britannici. Secondo quanto riporta il Sunday Mirror, l’arresto è avvenuto nella sua casa di Pendleton, nel Lancashire, per le accuse di stupro nei confronti di due uomini ventenni, tra il luglio 2009 e il marzo di quest’anno.

Evans, 55 anni, membro del Partito conservatore e dichiaratamente gay (fece coming out nel 2010), è stato interrogato dalla polizia di Preston e, secondo quanto riferisce Sky News, rilasciato su cauzione dopo alcune ore, senza che nei suoi confronti siano state presentate accuse formali. Dovrà ripresentarsi davanti alla polizia il prossimo 19 giugno. Il primo ministro David Cameron, scrive ancora il Mirror, è stato informato. La polizia britannica per ora non conferma l’identità della persona fermata, ma spiega in un comunicato che un 55enne di Pendleton, nel Lancashire, è stato arrestato per presunte accuse di violenze sessuali.

“È uno shock. Nigel è un personaggio popolare e ben voluto. Nessuno può credere a quanto successo”, commenta una fonte del Parlamento britannico, sentita dal Sunday Mirror. Il sito del giornale britannico scrive che i due uomini coinvolti nella vicenda avrebbero sporto denuncia la scorsa settimana. “I due – scrive ancora il Mirror, citando una fonte anonima – sono andati dalla polizia sostenendo che Nigel li abbia attaccati. È stato come un fulmine a ciel sereno quando la polizia è arrivata ieri alla sua porta e lo ha arrestato”.

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