Washington (Usa), 4 mag. (LaPresse/AP) – Israele ha compiuto un attacco aereo in Siria nella notte fra giovedì e venerdì, apparentemente prendendo di mira un sospetto deposito di armi. Lo hanno riferito ad Associated Press fonti ufficiali statunitensi, precisando che non sembra che l’obiettivo fosse un sito di armi chimiche, ma solo un magazzino. La notizia è stata riportata per prima dalla Cnn. Alcune ore dopo il presidente Usa Barack Obama è intervenuto con una conferenza stampa durante la sua visita in Costa Rica, dicendo che non prevede uno scenario con il dispiegamento di truppe degli Stati Uniti in Siria.

In passato Israele aveva preso di mira armi che riteneva fossero destinate a Hezbollah, con base in Libano. Proprio questa settimana il leader del gruppo, Hassan Nasrallah, ha dichiarato esplicitamente che Hezbollah appoggerà se necessario il presidente siriano Bashar Assad nello sforzo di porre fine ai due anni di rivolta. Nessuna conferma da parte del portavoce dell’ambasciata di Israele a Washington, Aaron Sagui. “Quello che possiamo dire è che Israele è determinata a evitare il trasferimento di armi chimiche o altri tipi di armi da parte del regime siriano ai terroristi, e specialmente a Hezbollah in Libano”, ha commentato ad AP via e-mail.

Nel 2007 alcuni jet israeliani bombardarono il sito di un sospetto reattore nucleare lungo il fiume Eufrate nel nordest della Siria, un attacco che mise in imbarazzo e scosse il regime di Assad, portando a uno sviluppo del sistema di difesa aereo siriano. Fu la Russia a fornire le apparecchiature per i sistemi di difesa e Mosca continua a essere un fidato fornitore di equipaggiamenti militari al regime di Assad.

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