Parigi (Francia), 16 mag. (LaPresse/AP) – “Se l’Europa non si muove cadrà, o peggio, sparirà dalla mappa del mondo”. Con queste parole il presidente francese François Hollande, ha cercato di rispondere alle critiche e dare uno slancio all’iniziativa europea contro la crisi. E lo ha fatto nel corso di una lunga conferenza stampa all’Eliseo, per presentare il suo secondo anno di mandato. Il capo di Stato francese si è concentrato su diversi temi di interesse nazionale e internazionale, ma ha speso parole soprattutto sulla crisi finanziaria che attraverso l’area euro. “La Francia – ha detto – non è il problema ma la soluzione. Dobbiamo andare all’offensiva, e lo saremo nel secondo anno” di mandato.

Hollande ha provato a stilare il suo piano per una “iniziativa europea” in quattro punti: la nascita di un “governo economico” dell’eurozona, con un vero presidente e che “si riunisca tutti i mesi”; un “piano europeo per l’inserimento dei giovani”, dal valore di 6 miliardi di euro; lo sviluppo di una “comunità europea dell’energia per assicurare la transizione energetica”; l’apertura di una “nuova tappa di integrazione” con autonomia di bilancio per l’eurozona.

“Le cause della crisi finanziaria – ha affermato Hollande – sono state regolate e frenate. È la recessione oggi che colpisce l’Europa. La Commissione europea ha iniziato a comprendere i rischi e le minacce della recessione”. Quindi un attacco alle politiche di austerità. “Noi – ha detto – facciamo una politica per ristabilire la competitività. Ma se vogliamo un’Europa solida, essa non deve guardare solo al livello dei deficit”. L’obiettivo dell’Europa, ha quindi aggiunto, “è avere contenuti e progetti”.

Poi, una mano tesa alla Germania di Angela Merkel. Parigi e Berlino, ha detto, non sono sulla stessa “sponda politica”, ma “devono trascinare gli altri”. “Ogni volta, per avanzare – ha dichiarato Hollande – abbiamo cercato il compromesso tra Francia e Germania, e ci siamo riusciti. Certo che vorrei che questo procedesse più velocemente, ovviamente la signora Merkel sa che il suo popolo ha già fatto molti sforzi. La Germania è stata più in recessione di noi. Non che questo mi soddisfi, ma vuol dire che siamo toccati entrambi dalla recessione e dunque arriveremo a trovare un accordo senza aspettare le elezioni tedesche in autunno”.

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