Washington (Usa), 16 mag. (LaPresse/AP) – “Non esiste una formula magica per affrontare una situazione violenta e difficile come quella della Siria”. Ma Usa e Turchia “continueranno ad aumentare la pressione sul regime di Assad e a lavorare con l’opposizione siriana. Entrambi siamo d’accordo sul fatto che Assad se ne debba andare”. Lo ha detto, dal Giardino delle rose della Casa Bianca, il presidente Barack, durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan.

Il presidente degli Usa si è poi concentrato sul futuro e la possibilità di trovare una via d’uscita al conflitto, grazie anche all’impegno del segretario di Stato John Kerry che nei giorni scorsi ha incontrato a Mosca il presidente russo Vladimir Putin. I colloqui di Ginevra con la Russia sul conflitto siriano “devono produrre risultati”, ha detto Obama, sottolineando che la guerra civile in Siria è un forte carico sulla vicina Turchia, e garantendo che gli Usa continueranno ad aiutare Ankara e altri governi dell’area ad affrontare il problema dei rifugiati e altre questioni relative al conflitto. L’unico modo per risolvere la crisi da parte di Assad, ha aggiunto Obama, è dare il potere a un governo di transizione. La Turchia, ha sottolineato, giocherà un ruolo fondamentale in questo processo.

Prima della conferenza stampa, che si è concentrata in gran parte sugli scandali che hanno travolto l’amministrazione, Obama ha tenuto un incontro con Erdogan di tre ore nello studio ovale della Casa Bianca. I colloqui si sono concentrati principalmente su questioni di interesse internazionale, tra cui anche il Medioriente. Obama ha fatto inoltre sapere di aver trovato con il premier turco un accordo per creare una “nuova commissione di alto livello” per concentrarsi sull’aumento del commercio e degli investimenti tra i due Paesi.

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