San Francisco (California, Usa), 1 giu. (LaPresse/AP) – Le grandi navi in entrata ed uscita dai porti della costa della California da oggi seguono nuove rotte, disegnate per proteggere le balene in via di estinzione. Per due anni gli esperti hanno lavorato con compagnie di spedizioni e ambientalisti per tracciarle, dopo che il numero dei cetacei uccisi nell’urto con le navi è aumentato sempre di più. Balenottere azzurre, balenottere comuni e megattere, tutte specie in via di estinzione, sono attirate sulle coste californiane dall’abbondanza di crostacei krill di cui si nutrono. Le nuove rotte deviano il traffico delle grandi navi da e verso la baia di San Francisco, il canale di Santa Barbara e i porti di Los Angeles e Long Beach, con l’obiettivo di non attraversare le aree in cui i cetacei si radunano.
“Il nostro obiettivo è trovare un equilibrio tra il passaggio delle navi commerciali nei nostri trafficati porti e proteggere la popolazione di balene in via di estinzione nei vicini santuari marini”, ha spiegato William Douros, dalla National Oceanic and Atmospheric Administration. Le balenottere azzurre, i più grandi animali esistenti sulla terra, possono crescere fino a circa 27 metri, ma hanno dimensioni minime rispetto a quelle delle grandi navi, lunghe anche come quattro campi da calcio. Nel nordest dell’Oceano pacifico si stima che vivano circa 2mila balenottere azzurre, 2mila balenottere comuni e 2.500 megattere.
John Calambokidis, scienziato di Washington che ha studiato il problema della morte delle balene a causa delle navi e che ha partecipato al progetto californiano, definisce il cambio delle rotte un primo passo ma non una soluzione. “È un miglioramento decisivo, ma il numero di scontri con le navi si ridurrà poco. Ci sono molti altri passi da fare per creare altri progressi” ha detto. In un progetto parallelo alcuni ricercatori, dal primo luglio, inizieranno a monitorare con voli aerei il canale di Santa Barbara per migliorare le mappe dei movimenti di navi e balene. Favorevoli agli sforzi anche le compagnie di spedizione, che hanno approvato la presenza di scienziati a bordo delle loro imbarcazioni per sviluppare il programma che riduca gli incidenti.
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