Antigua (Guatemala), 5 giu. (LaPresse/AP) – Storico incontro in Guatemala tra il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli Esteri del Venezuela, Elias Jaua. In questo modo, Washington e Caracas hanno accettato di iniziare un dialogo di alto profilo volto a ripristinare le relazioni diplomatiche e mettere fine a un decennio di rapporti difficili. Il confronto, chiesto dal Venezuela, è avvenuto in occasione del primo viaggio in America latina di Kerry nel suo nuovo incarico, e si è tenuto in Guatemala, dove è in corso il summit dell’Oas (Organizzazione degli Stati americani). Kerry ha fatto sapere di sperare in migliori relazioni con Caracas. L’incontro arriva a poche ore dal rilascio da parte delle autorità venezuelane del regista statunitense Timothy Tracy, arrestato il 24 aprile scorso perché accusato di spionaggio.

Durante l’incontro, Kerry ha ringraziato Jaua per il rilascio di Tracy, definendo la liberazione uno “sviluppo molto positivo”. Quindi ha spiegato di aver passato con l’omologo 40 minuti a parlare dei temi su cui i due Paesi potrebbero cooperare. “Oggi ci siamo detti d’accordo che vorremmo vedere i nostri Paesi trovare un nuovo modo per guardare avanti”, ha dichiarato il segretario di Stato ai giornalisti. L’idea, ha aggiunto, è “iniziare a cambiare il dialogo tra i nostri Stati, sperando di arrivare velocemente alle nomine dei rispettivi ambasciatori”. Usa e Venezuela non hanno un ambasciatore nell’altra nazione dal 2010, anno di maggiori tensioni, quando era al governo Hugo Chavez, morto il 5 marzo di quest’anno dopo una lunga battaglia contro il cancro. Le tensioni tuttavia non si sono allentate nemmeno con la salita in carica di Nicolas Naduro, che a marzo, proprio nel giorno della morte di Chavez, quando lui era presidente ad interim, espulse due attaché militari statunitensi, accusandoli di aver fomentato l’instabilità del Venezuela. L’arresto di Tracy era avvenuto sull’ondata delle tensioni post-elezioni, che si sono tenute il 14 aprile. Nei giorni successivi al voto almeno dieci sostenitori del governo bolivariano vennero uccisi in diverse zone del Paese.

Nel discorso tenuto davanti ai 35 membri dell’Oas, nel corso dell’assemblea generale annuale in Guatemala, Kerry non ha fatto riferimento all’evolversi delle relazioni con Caracas, ma ha ribadito la preoccupazione di Washington per il fatto che alcuni Paesi stiano facendo passi indietro sulla democrazia e stiano cercando di indebolire le istituzioni dell’Oas che monitorano il rispetto dei diritti umani. “Dobbiamo mantenere l’attenzione di questa organizzazione sui suoi obiettivi chiave”, ha detto il segretario di Stato, che poi ha chiesto all’Oas di raddoppiare gli sforzi per proteggere le libertà di base, migliorare lo stato di diritto e combattere la corruzione. “Le Americhe – ha aggiunto – rappresentano un vivido esempio davanti al mondo del fatto che la diversità è una forza, che l’inclusione funziona, che la giustizia può superare l’impunità, e che i diritti degli individui devono essere protetti contro gli abusi dei governi”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata