Quetta (Pakistan), 15 giu. (LaPresse/AP) – Terrore nella provincia pakistana del Belucistan. Nella capitale Quetta 11 persone sono morte e altre 19 sono rimaste ferite in seguito a un’esplosione avvenuta su un bus che trasportava studentesse dell’università femminile. Poco dopo, un gruppo di uomini armati ha attaccato l’ospedale della città, dove erano state trasportate le vittime. Una nuova esplosione è avvenuta nel corridoio del pronto soccorso, provocando la morte di un funzionario governativo e il ferimento di altre due persone. Quindi i militanti hanno preso il controllo di alcune parti del complesso ospedaliero, salendo sui tetti degli edifici.
Sul luogo sono stati chiamati i soldati dei Frontier Corps e commando della polizia. Un giornalista di Associated Press ha sentito colpi di arma da fuoco dopo che le forze di sicurezza hanno preso posizione attorno agli edifici. Le immagini televisive hanno mostrato dapprima la carcassa annerita del bus, dopo l’esplosione nei pressi dell’università, quindi la gente in fuga dall’ospedale per cercare rifugio in un parcheggio di ambulanze. Nessuno per ora ha rivendicato la responsabilità e non è chiaro se i due attacchi siano stati coordinati.
Sempre in Belucistan questa mattina un gruppo di militanti pakistani ha distrutto una storica residenza del XIX secolo dove Mohammad Ali Jinnah, fondatore della patria, visse gli ultimi due mesi prima della morte, nel 1948. L’episodio è avvenuto nella città di Zariat, a circa 120 chilometri da Quetta. L’edificio, in legno, era stato trasformato in un museo. L’ufficiale di polizia Asghar Ali Yousufzai spiega che gli assalitori a bordo di motociclette hanno piazzato tre bombe per distruggere l’edificio, noto come Quaid-e-Azam, e hanno inoltre ucciso una guardia che si trovava all’esterno. Dopo che i vigili del fuoco hanno estinto l’incendio provocato dalle bombe, la polizia ha trovato altri sei ordigni non esplosi.
Il primo ministro Nawaz Sharif ha emesso una nota per condannare l’attacco ed esprimere dolore per la morte della guardia. La residenza non aveva mai ricevuto minacce, ha affermato il rappresentante del governo provinciale Babar Fateh Yaqoo, intervenuto alla televisione di Stato. “Questa tragedia – ha affermato – è una enorme perdita per la nazione. La gente di Ziarat sta protestando per l’incidente”.
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