Enniskillen (Irlanda del Nord), 18 giu. (LaPresse/AP) – I leader del G8 sono riuniti per la seconda e ultima giornata di summit al Lough Erne Resort di Fermanagh, in Irlanda del Nord. In agenda oggi la lotta contro i rapimenti dei lavoratori stranieri in Africa e contro l’evasione fiscale delle multinazionali, ultimo cavallo di battaglia del premier britannico David Cameron. Ma i leader cercheranno anche di sfruttare queste ultime ore di confronto per trovare una posizione più condivisa sulla Siria. Il presidente russo Vladimir Putin non ha cambiato posizione durante la sessione serale di ieri, anche dopo il bilaterale con Barack Obama. Gli altri leader, invece, hanno evidenziato diversi gradi di sostegno ai ribelli. Le dichiarazioni conclusive inizieranno alle 16 ora italiana.
A chiedere un accordo contro i rapimenti di lavoratori stranieri e il pagamento di riscatti è lo stesso Cameron, che ospita il summit, soprattutto alla luce del maxi sequestro avvenuto a gennaio in Algeria. In quell’occasione, quando venne attaccato un impianto di estrazione di gas, 10 giapponesi, cinque britannici, tre statunitensi e un francese furono uccisi durante l’operazione lanciata dalle forze di sicurezza del Paese nordafricano. Questo tipo di problematica è sempre più in crescita nell’Africa occidentale, particolarmente in Nigeria. “Voglio discutere di come possiamo inasprire i controlli sul sistema dei riscatti ai terroristi, perché questo soffocherebbe una delle fonti principali di finanziamento per le organizzazioni” e “ridurrebbe l’incentivo a prendere i nostri cittadini in ostaggio”, ha detto Cameron. Il premier ha invitato i leader di Libia e Unione africana a unirsi oggi al tavolo dei colloqui.
I leader mondiali dovrebbero anche trovare un accordo su nuove misure per limitare la possibilità delle multinazionali di evitare i pagamenti delle tasse nei loro Paesi di provenienza, usando compagnie satellite e altri espedienti. George Osborne, cancelliere dello Scacchiere britannico, prende parte ai colloqui per aiutare a spiegare l’accordo annunciato la scorsa settimana con i terrotori oltremare, tra cui Gibilterra, Anguilla e le Isole del Canale, per iniziare a condividere un maggior numero di informazioni su quali compagnie bancarie straniere hanno profitti in queste aree.
“Oggi – ha detto Osborne – vedrete risultati concreti sul cambiamento delle regole internazionali sulla tassazione, in modo che gli individui non possano nascondere il proprio denaro offshore e le compagnie non spostino i loro profitti da dove essi vengono realizzati”. Al termine del summit, dopo le dichiarazioni conclusive, i leader mondiali lasceranno l’Irlanda del Nord e il presidente Usa Obama si dirigerà a Berlino, dove domani incontrerà la cancelliera Angela Merkel.
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