Atene (Grecia), 25 giu. (LaPresse/AP) – In Grecia ha giurato il nuovo governo. La cerimonia si è tenuta nel palazzo presidenziale e poco dopo ha avuto luogo il primo consiglio dei ministri, nel corso del quale il premier Antonis Samaras ha delineato le priorità, sottolineando che è necessario che il nuovo esecutivo garantisca stabilità e unità. “La stabilità oggi è più importante che mai, questo governo non ha un momento da perdere”, ha detto Samaras. Il governo si era spaccato a seguito della decisione del partito conservatore Nuova democrazia, lo scorso 11 giugno, di chiudere la tv di Stato Ert licenziando tutti i 2.656 dipendenti.
RIMPASTO GOVERNO DOPO USCITA DIMAR DA COALIZIONE. La coalizione era composta da tre partiti, cioè Nuova democrazia, Pasok e Sinistra democratica (Dimar), ma quest’ultimo ha ritirato i propri ministri la scorsa settimana ed è scattato allora il rimpasto, in cui i conservatori hanno ceduto ai socialisti i posti chiave. Nel nuovo esecutivo sono stati cambiati, tra gli altri, anche i ministri degli Affari esteri, della Giustizia, per le Riforme amministrative, dei Trarporti e della Difesa. Nessun cambiamento invece al ministero delle Finanze, alla cui guida rimane Yannis Stournaras. Come vicepremier e ministro degli Esteri è stato scelto il capo del partito socialista, Evangelos Venizelos, che nel 2011 da ministro delle Finanze guidò i negoziati con i creditori internazionali per ottenere gli aiuti di salvataggio. La coalizione resta ora composta da due partiti, il conservatore Nuova democrazia e il socialista Pasok, che in Parlamento hanno una maggioranza risicata controllando 153 seggi su 300. Nei prossimi giorni è previsto un incontro dei leader della Sinistra democratica, che decideranno se offrire al governo un sostegno parziale in Parlamento.
SAMARAS: PRIORITARIO GARANTIRE STABILITA’. Delineando le priorità del governo Samaras 2, il premier ha sottolineato la necessità di garantire la stabilità. Ha inoltre detto che il primo obiettivo sarà il completamento a giorni dei colloqui con i creditori internazionali sull’erogazione della prossima rata del prestito di salvataggio, senza la quale Atene andrebbe incontro alla bancarotta. In programma anche riforme strutturali, il raggiungimento dell’avanzo primario e preparare il Paese a detenere la presidenza di turno dell’Ue l’anno prossimo. Samaras ha inoltre ribadito che la coalizione di governo mira a portare a termine il suo mandato di quattro anni. Fra le altre priorità, anche l’abbassamento della disoccupazione, che ha raggiunto un record superando il 27%, e il sostegno alle fasce più vulnerabili della società.
DIPENDENTI ERT CHIEDONO COLLOQUI CON NUOVO GOVERNO. Intanto gli ex dipendenti della tv di Stato greca hanno invitato il premier Antonis Samaras e il nuovo governo di Atene ad avviare un dialogo con la stessa Ert per riformare l’emittente. “Se il governo intende ristrutturare Ert noi siamo d’accordo”, ha detto Panagiotis Kalfagiannis, leader del sindacato dei lavoratori di Ert. “Vogliamo una ristrutturazione, non Ert chiusa”, ha aggiunto. Ad Atene i lavoratori di Ert licenziati continuano a trasmettere senza autorizzazione tramite lo streaming online. Il partito di opposizione Syriza, inoltre, ha diffuso una nota nella quale afferma che il nuovo esecutivo è spacciato perché ha meno supporto politico per portare avanti misure sempre più impopolari. “Samaras ha i giorni contati”, afferma il partito, aggiungendo che “si sono allontanati dalle aspirazioni della società e hanno promesso di incrementare gli attacchi ai diritti dei lavoratori”.
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