Città del Messico (Messico), 16 lug. (LaPresse/AP) – Trevino Morales, meglio noto come Z-40, leader del cartello del narcotraffico degli Zetas e tra gli uomini più ricercati al mondo, è stato catturato nel nord del Messico. L’arresto è avvenuto ad opera dei marines messicani che ieri mattina all’alba hanno intercettato un pickup con 2 milioni di dollari a bordo su una strada nella periferia della città di Nuevo Laredo. Il mezzo è stato fermato a un elicottero dei marine e Z-40 è stato preso in custodia con la sua guardia del corpo, un collaboratore e otto pistole, ha spiegato ai giornalisti il portavoce del governo, Eduardo Sanchez.
LOTTA AI NARCOS. L’arresto di Z-40 è il primo duro colpo contro un leader dei narcos da parte della nuova amministrazione. Appena salito al potere, il presidente Enrique Pena Nieto ha promesso che avrebbe lavorato per abbattere il tasso di omicidi, estorsioni e sequestri che devasta il Messico, flagellato dalla guerra della droga. La debilitazione degli Zetas dopo l’arresto potrebbe tuttavia rafforzare l’uomo più ricercato del Paese, il leader del cartello Sinaloa, Joaquin ‘El Chapo’ Guzman.
I SANGUINARI ZETAS. Il cartello degli Zetas, alla cui guida potrebbe ora salire il fratello di Z-40, Omar, è noto come uno dei più violenti nella guerra della droga in Messico. Negli anni ha lasciato una scia di centinaia di corpi decapitati e mutilati sulle strade del Paese o appesi ai ponti. Sotto la supervisione di Trevino Morales, 72 migranti centro e sudamericani vennero uccisi nella città di San Fernando, nel nord, nel 2010. L’anno seguente, i funzionari federali annunciarono il ritrovamento di 193 corpi sepolti nella stessa città, per lo più appartenenti a migranti rapiti da bus o uccisi dagli Zetas per varie ragioni, tra cui anche il rifiuto a lavorare come trafficanti di droga. In particolare, Z-40 è accusato di aver ordinato il sequestro e l’omicidio di 265 migranti, oltre a numerosi altri reati di omicidio, tortura e altri crimini.
DURO COLPO AL CARTELLO. Secondo Alejandro Hope, ex membro dei servizi di intelligence interni, l’arresto rappresenta “un altro anello nella distruzione degli Zetas, come organizzazione coerente e identificabile”. Il cartello è attivo a Nuevo Laredo, nel vicino Stato di confine di Coahuila, nello Stato di Veracruz nel golfo del Messico, in parti del centro-nord del Paese e dell’America centrale. Tuttavia, spiega George Grayson, esperto di Zetas e professore al College of William & Mary, l’arresto di Trevino Morales significa che il cartello è diventato “una operazione in franchising” e non è più una “organizzazione verticale”.
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