Smithpoint (New York, Usa), 17 lug. (LaPresse/AP) – Diciassette anni dopo il disastro, le famiglie ricordano le vittime dello schianto del volo Twa 800 in cui morirono 230 persone, tra cui nove italiani. L’aereo il 17 luglio del 1996 esplose e precipitò nell’Oceano Atlantico al largo di East Moriches, New York, uccidendo tutti quelli che si trovavano a bordo. Il mezzo era in volo da appena mezz’ora, decollato dal Kennedy International Airport. Il National Transportation Safety Board statunitense stabilì, dopo una lunga e costosa indagine, che l’incidente era stato causato dall’esplosione di vapori di carburante in un serbatoio. Secondo alcune teorie cospirazioniste, invece, all’origine dell’incidente ci sarebbe stata una bomba oppure un missile.
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