Kirov (Russia), 18 lug. (LaPresse/AP) – Il blogger e leader dell’opposizione russa Alexei Navalny è stato condannato a cinque anni di prigione. Navalny è stato riconosciuto colpevole di appropriazione indebita per un caso che lui e i suoi sostenitori definiscono politicamente motivato per mettere a tacere le critiche al Cremlino e intimidire chi lo segue.

L’accusa per lui è di avere guidato un gruppo ritenuto responsabile di essersi appropriato indebitamente di legname di proprietà della società statale Kirovles per un valore di 16 milioni di rubli (pari a circa 380mila euro) nel 2009. Allora Navalny lavorava come consulente non stipendiato per il governatore provinciale a Kirov, circa 760 chilometri a est di Mosca. Fu nello stesso anno che avviò il suo blog concentrato sulla lotta alla corruzione, che ha riscosso grande successo e lo ha portato alla notorietà facendolo diventare una delle figure chiave dell’opposizione. È stato lui a definire il partito Russia unita, quello di Vladimir Putin, “il partito di truffatori e ladri”, definizione diventata uno degli slogan più scanditi durante le proteste antigovernative scoppiate in Russia nel 2011 dopo le elezioni parlamentari, sulle quali pendevano denunce di brogli.

Avvocato, Navalny si è anche recentemente candidato alle elezioni a sindaco di Mosca previste per il prossimo autunno. La condanna non annulla automaticamente la sua candidatura; l’annullamento arriverà soltanto quando la squadra difensiva di Navalny avrà terminato tutti i ricorsi possibili, il che potrebbe richiedere diversi mesi.

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