San Paolo (Brasile), 3 ago. (LaPresse/AP) – Venticinque poliziotti brasiliani sono stati condannati per l’uccisione di 52 detenuti nel corso della rivolta nel carcere di Carandiru, a San Paolo, avvenuta il 2 ottobre 1992. Il giudice Rodrigo Tellini de Aguirre Camargo ha condannato ciascuno degli imputati a 624 di carcere, anche se nessuno di loro sconterà oltre 30 anni, secondo la legge brasiliana in vigore. L’avvocato degli uomini fa sapere che ricorrerà in appello. Per ora intanto gli ufficiali rimangono liberi in attesa del secondo grado di giudizio. Si tratta del secondo processo quest’anno sul cosiddetto massacro di Carandiru, nel corso del quale in tutto persero la vita 111 prigionieri. Ad aprile, 23 poliziotti sono stati condannati a 156 anni di carcere ciascuno. Altri 31 saranno processati nei prossimi mesi in connessione con gli omicidi nel carcere che ora è stato chiuso.

Nel 2001, il colonnello di polizia Ubiratan Guimaraes, fu condannato a 632 anni di detenzione per uso eccessivo della forza per aver ordinato alla polizia di sedare la ribellione in modo violento. Ma nel febbraio 2006 una corte d’appello dello Stato di San Paolo rovesciò la sentenza, sostenendo che Guimaraes stesse solo eseguendo degli ordini. Sette mesi più tardi, l’uomo venne trovato senza vita nel suo appartamento di San Paolo con un colpo di arma da fuoco al petto. La sua compagna fu processata con l’accusa di omicidio ma assolta un anno dopo.

La rivolta iniziò da uno scontro tra gruppi rivali di detenuti e presto arrivò a coinvolgere tutto il penitenziario. La struttura era costruita per meno di quattromila persone, ma all’epoca ne ospitava quasi ottomila. I disordini durarono circa tre ore prima che oltre 300 poliziotti entrassero nel complesso, aprendo il fuoco e colpendo oltre cento detenuti nel giro di 30 minuti. Le autopsie hanno mostrato che le vittime erano state crivellate con una media di cinque proiettili a testa. Nessun poliziotto perse invece la vita. La prigione venne chiusa dieci anni dopo il massacro e trasformata in un parco.

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