Los Angeles (California, Usa), 7 ago. (LaPresse/AP) – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha cancellato il faccia a faccia con l’omologo russo Vladimir Putin che era in programma per settembre a Mosca a seguito della decisione della Russia di garantire asilo temporaneo a Edward Snowden. Lo riferisce la Casa Bianca, ribadendo che è invece confermata la partecipazione di Obama al G20 di San Pietroburgo. Una decisione per la quale il Cremlino ha espresso delusione, affermando tuttavia che resta pronto a lavorare con gli Stati Uniti su argomenti bilaterali e internazionali.

E’ stato il consigliere per gli Affari esteri di Putin Yuri Ushakov a commentare la decisione di Obama, affermando che riflette l’incapacità degli Stati Uniti di sviluppare relazioni con Mosca su “basi di eguaglianza”. Al tempo stesso ha affermato che l’invito per Obama a recarsi a Mosca resta valido. Ushakov ha aggiunto che “”i rappresentanti russi sono pronti a continuare a lavorare insieme con i partner americani su tutti gli argomenti chiave sull’agenda bilaterale e multilaterale”. La decisione di cancellare il bilaterale con Putin riflette anche la frustrazione di Washington per una serie di altre questioni, compresa quella del sistema di difesa missilistico, della crisi in Siria e della tutela dei diritti umani.

La Casa Bianca fa sapere inoltre che Obama aggiungerà all’itinerario del suo viaggio di settembre una tappa in Svezia. Il presidente Usa si trova al momento in California nell’ambito di una visita di due giorni. Nella notte aveva rilasciato un’intervista al programma ‘Tonight Show’ sul canale Nbc, dicendosi “deluso” dalla Russia per il fatto che ha concesso asilo a Snowden, ma assicurando la sua partecipazione al summit del G20.

Snowden è la talpa che ha rivelato i dettagli dei programmi di sorveglianza della National security agency statunitense (Nsa); aveva accesso a numerose informazioni dal momento che era un contractor del governo e a questo proposito Obama ha detto che sta considerando se gli Usa debbano continuare ad “appaltare così tante cose a esterni”. Washington chiede che Snowden ritorni negli Stati Uniti per affrontare le accuse di spionaggio, ma la Russia ha accordato al giovane asilo temporaneo.

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