Washington (Usa), 10 ago. (LaPresse/AP) – Diciotto delle 19 sedi diplomatiche statunitensi, tra ambasciate e consolati, chiusi in Africa e Medioriente in seguito a minacce terroristiche riapriranno domani. Lo ha fatto sapere il dipartimento di Stato Usa, spiegando che rimarrà chiusa invece l’ambasciata a Sanaa, capitale dello Yemen. Non dovrebbe riaprire nemmeno il consolato Usa a Lahore, in Pakistan, chiuso giovedì per quella che i funzionari americani hanno definito una credibile minaccia separata.

In una nota, la portavoce del dipartimento, Jen Psaki, non indica una ragione chiara della riapertura, citando solo “continue preoccupazioni per un flusso di minacce che indica il potenziare per attacchi terroristici da parte di al-Qaeda nella penisola Araba”, per spiegare le motivazioni rispetto alla struttura di Sanaa. “Continueremo a valutare le minacce a Sanaa e Lahore e prenderemo conseguenti decisioni sulla riapertura di quelle struttura sulla base delle informazioni”, ha aggiunto Psaki.

Le 19 sedi sono state chiuse domenica scorsa e a molti dipendenti americani dell’ambasciata in Yemen è stato ordinato la lasciare il Paese martedì in seguito a informazioni di possibili minacce. A portare alla decisione era stato un messaggio intercettato tra membri di al-Qaeda sui piani per condurre un grande attacco terroristico. Giovedì notte, poi, il dipartimento di Stato ha emesso una allerta viaggio per il Pakistan, sostenendo che la presenza di diversi gruppi terroristici stranieri e interni rappresenta un potenziale pericolo per i cittadini americani nel Paese. Al tempo stesso, i funzionari hanno ordinato al personale non essenziale di lasciare il consolato Usa di Lahore.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata