New York (New York, Usa), 16 ago. (LaPresse/AP) – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha invitato il governo dell’Egitto e i Fratelli musulmani a esercitare “massima moderazione” e a porre fine alle violenze in tutto il Paese. A esprimere l’orientamento del Consiglio Onu è stata l’ambasciatore dell’Argentina presso le Nazioni unite, Maria Cristina Perceval, che detiene attualmente la presidenza, a seguito di un briefing di emergenza a porte chiuse da parte del vice segretario generale, Jan Eliasson. I membri del Consiglio hanno invitato alla riconciliazione nazionale, esprimendo rammarico per la perdita di vite umane.

LA CONDANNA DEL CONSIGLIO ONU. I membri del Consiglio di sicurezza Onu “prima di tutto hanno espresso la loro vicinanza alle vittime e si sono rammaricati per le perdite di vite umane. Il punto di vista dei membri è che è importante che le violenze in Egitto finiscano, che le parti esercitino massima moderazione. E c’è un desiderio comune sulla necessità di fermare la violenza e che la riconciliazione nazionale avanzi”, ha detto Perceval.

LE DIVISIONI INTERNE, STOP DALLA CINA. Non si è trattato di una dichiarazione ufficiale del Consiglio Onu ed è stata dunque la risposta di livello più basso che l’organo potesse dare, riflettendo così le profonde differenze al suo interno fra i 15 membri che lo compongono. Alcuni diplomatici hanno spiegato che molti Paesi avevano pressato per l’adozione di un cosiddetto ‘press statement’ di condanna delle violenze, ma Pechino si è opposta. Russia e Cina tradizionalmente si oppongono al coinvolgimento del Consiglio Onu negli affari nazionali di un Paese, in parte a causa delle questioni interne che li coinvolgono personalmente, come Cecenia e Tibet.

MEETING CHIESTO DA LONDRA, PARIGI E AUSTRALIA. Il meeting era stato richiesto congiuntamente da Regno Unito, Francia e Australia, dopo che ieri mattina il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, aveva accusato le potenze occidentali di ignorare il bagno di sangue in Egitto e aveva invitato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite a riunirsi urgentemente per discutere della situazione.

BAN KI-MOON CONDANNA VIOLENZE: RAMMARICO PER VITTIME. Uscendo dalla riunione, il vice segretario generale Eliasson ha detto ai giornalisti che il suo briefing è stato improntato sulla dichiarazione fatta ieri dal segretario generale Ban Ki-moon, che aveva condannato “nei termini più forti” la violenza usata dalle forze di sicurezza egiziane per sgomberare i manifestanti pro Morsi e aveva espresso rammarico per il fatto che le autorità avessero scelto l’uso della forza anziché ascoltare il suo precedente appello a evitare ulteriori vittime. Ban aveva anche invitato tutti gli egiziani a concentrarsi sulla promozione della riconciliazione. Nel corso del meeting, riferiscono alcuni diplomatici, Eliasson ha definito la situazione in Egitto “estremamente volatile”.

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