Londra (Regno Unito), 18 ago. (LaPresse) – Il ministro degli Esteri britannico, William Hague, ha avuto ieri sera un colloquio telefonico con l’omologo egiziano sulle “tragiche violenze e la perdita di vite umane degli ultimi giorni” in Egitto e ha espresso, da parte del Regno Unito, la “condanna di tutti gli atti di violenza, cioè sia dell’uso sproporzionato della forza delle forze di sicurezza sia delle azioni violente compiute da alcuni dimostranti”. Lo riferisce in una nota un portavoce del Foreign Office britannico.

I due hanno inoltre discusso dei recenti attacchi a luoghi di culto e Hague ha affermato che “gli attacchi a moschee e chiese sono inaccettabili e i luoghi di preghiera devono essere protetti”. Il segretario britannico agli Esteri ha inoltre ricordato l’impegno per una roadmap politica preso dal governo egiziano il 4 luglio, cioè il giorno dopo la destituzione di Mohammed Morsi, che prevedeva il dialogo fra le parti. Hague ha sottolineato la “necessità di passi urgenti da tutte le parti per porre fine alle violenze e permettere il ritorno del dialogo”, ribadendo inoltre la “determinazione dell’Ue a sostenere una risoluzione pacifica della situazione”.

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