Il Cairo (Egitto), 18 ago. (LaPresse/AP) – Nuova strage di sostenitori dei Fratelli musulmani in Egitto. L’ultimo episodio, la cui dinamica deve essere ancora chiarita del tutto, si è consumato oggi al nord del Cairo e ha provocato la morte di almeno 36 persone. Secondo quanto apprende Associated Press attraverso funzionari di sicurezza rimasti anonimi, i detenuti all’interno di uno dei mezzi del convoglio, che in totale trasportava oltre 600 persone che stavano venendo trasferite nel carcere di Abu Zaabal, hanno innescato una rivolta riuscendo a catturare una guardia. La polizia ha quindi lanciato lacrimogeni all’interno del veicolo nel tentativo di liberare l’uomo. Le persone, riferiscono i funzionari, sono morte per le inalazioni di gas.
Una versione diversa rispetto a quella fornita dai media di Stato. Il sito della televisione statale riporta che il massacro è avvenuto dopo che le forze di sicurezza si sono scontrate con i militanti nei pressi del carcere e i detenuti sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco nel tentativo di fuga. Anche l’agenzia di stampa Mena riferisce che i mezzi sono sono attaccati da uomini armati. Inoltre, secondo i media ufficiali gli assalitori e le persone rimaste uccise appartenevano tutti ai Fratelli musulmani. Mentre i funzionari che hanno parlato con AP sostengono che non tutte le vittime fossero membri del gruppo del presidente deposto Mohammed Morsi. Inoltre, le fonti hanno riferito che i detenuti erano stati arrestati negli ultimi due giorni di violenze di strada attorno a piazza Ramses al Cairo.
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