Il Cairo (Egitto), 22 ago. (LaPresse/AP) – Hosni Mubarak è stato scarcerato. Nel pomeriggio un elicottero dotato di equipaggiamento medico è giunto al carcere di Tora, dove ha prelevato l’ex raìs e lo ha trasportato nell’ospedale militare di Maadi, sobborgo a sud del Cairo. Qui Muabarak sarà trattenuto agli arresti domiciliari, spiega la tv di Stato egiziana. A chiedere i domiciliari è stato il primo ministro, Hazem el-Beblawi, nell’ambito delle misure di emergenza imposte questo mese in Egitto a seguito delle violenze scoppiate dopo la destituzione di Mohammed Morsi.

Le immagini mandate in onda dalle tv locali mostrano l’atterraggio dell’elicottero sulla pista davanti all’ospedale militare, sulle rive del Nilo. L’ex raìs, 85 anni, è stato poi immediatamente trasferito su un’ambulanza, sotto rigida sorveglianza, e ha dunque attraversato la strada fino all’ospedale. Il trasferimento di Mubarak è avvenuto mentre da alcune ore decine di suoi sostenitori si erano raccolte fuori dalla prigione in attesa della liberazione. “Senza di lui il Paese è perduto”, ha detto Mostafa Mohsein, uno dei manifestanti davanti al carcere.

Il rilascio di Mubarak, dopo due anni di detenzione, è stato stabilito da una decisione del tribunale dopo che sono decadute le accuse a carico dell’ex raìs relative all’avere accettato regali dal quotidiano di Stato al-Ahram. Le due ipotesi delle quali si parlava prima del rilascio erano: o il trasferimento nella sua residenza di Sharm el-Sheik o appunto il trasporto in un ospedale militare. La scelta dei domiciliari sembra mirata ad allentare le critiche sulla liberazione e a garantire che Mubarak si presenti in tribunale tra qualche giorno, quando sarà chiamato a comparire per un altro processo, cioè quello in cui dovrà rispondere della morte di centinaia di manifestanti che protestavano nell’ambito della rivolta di piazza Tahrir. Nonostante la liberazione, infatti, Mubarak affronta ancora le accuse di complicità nelle uccisioni dei manifestanti coinvolti nella rivolta del 2011 contro di lui.

La liberazione di Mubarak rischia di alimentare le rivolte in Egitto, già attraversato da violenze e tensioni a seguito del colpo di Stato militare dello scorso 3 luglio, che ha destituito Morsi dalla presidenza portando al potere un governo ad interim sostenuto dai militari.

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