Oradour-sur-Glane (Francia), 4 set. (LaPresse/AP) – I presidenti della Francia e della Germania, François Hollande e Joachim Gauck, hanno visitato il villaggio di Oradour-sur-Glane, il luogo del più grande massacro nella Francia occupata dai nazisti. Il 10 giugno del 1944, quattro giorni dopo lo sbarco degli Alleati in Normandia, una divisione corazzata delle SS radunò centinaia di civili in fienili e in una chiesa, bloccò le porte e diede fuoco alla città. Nella strage morirono 642 persone, uomini, donne e bambini.
Le uccisioni furono probabilmente ordinate in vendetta per il rapimento di un soldato tedesco da parte di membri della Resistenza francese. Soltanto sei persone scamparono alla morte e i due leader hanno potuto incontrare una di loro, l’88enne Robert Hebras. Hollande e Gauck si sono abbracciati e tenuti per mano mentre visitavano le macerie della chiesa e ricordavano le vittime del massacro. Quella di Gauck è la prima visita ufficiale di un leader tedesco nel villaggio sudoccidentale.
“Oggi – ha dichiarato il presidente tedesco – facciamo fatica a capire come ‘uomini del tutto normali’ diventassero assassini senza scrupoli. Successe qui, a Oradour, nel centro dell’Europa, e in così tanti altri luoghi”. Sei uomini della divisione Das Reich delle SS, responsabile del massacro di Oradour, sono indagati dalla procura tedesca da quasi due anni e rischiano accuse di omicidio. Andreas Brendel, il procuratore di Dortmund che guida le indagini, ha fatto sapere oggi di aver visitato la Francia nei mesi scorsi per interrogare testimoni e consultare archivi.
Entro la fine dell’anno, ha aggiunto, dovrebbe essere possibile stabilire se ci siano prove sufficienti per formulare le accuse. “Quando guardo negli occhi le persone che sono state segnate da questo reato – ha dichiarato Gauck – posso dire che condivido la vostra amarezza per il fatto che gli assassini non siano stati portati davanti alla giustizia, che il più grave dei crimini non sia stato punito”.
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