Roma, 4 set. (LaPresse) – Sono 1100 i militari italiani impegnati nella missione Unifil in Libano. La maggior parte appartiene alla Brigata di Cavalleria ‘Pozzuolo del Friuli’ di stanza a Gorizia. In totale partecipano 10mila soldati provenienti da 37 Paesi.Dal 28 gennaio 2012, su decisione delle Nazioni Unite, l’Italia ha assunto il comando della missione con il generale di divisione Paolo Serra, che ha preso il posto di Claudio Graziano. L’impegno di Roma in Libano è definito dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu, numero 425 del 1978, numero 1701 del 2006 e numero 1832 del 2008. Compito dell’Italia è quello di assistere il governo del Libano nell’esercizio della propria sovranità, garantire la sicurezza dei confini, in particolare dei valichi di frontiera con Israele. Il comando della forza nazionale è stanziato nella base Millevoi presso Shama mentre l’unità di manovra ed i supporti sono suddivisi tra le basi di Al Mansuri, Shama e basi operative avanzate stanziate lungo la blue line.
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