Mosca (Russia), 4 set. (LaPresse/AP) – Vladimir Putin accoglie con favore il fatto che Barack Obama incontrerà a San Pietroburgo alcuni attivisti per i diritti degli omosessuali e nega che la Russia abbia politiche anti gay. Nell’intervista rilasciata ieri sera ad Associated Press e alla televisione statale russa Canale 1 nella sua residenza fuori Mosca, l’unica prima del G20 che si aprirà domani a San Pietroburgo, Putin ha addirittura detto che potrebbe lui stesso avere un incontro del genere se ci fosse interesse da parte della comunità gay in Russia. Per giovedì, quando Obama sarà a San Pietroburgo in occasione del G20, il presidente Usa è stato invitato da alcuni attivisti per i diritti di gay, lesbiche, bisessuali e trans e ha accettato di incontrarli. Ad annunciarlo è stato Igor Kochetkov del network Lgbt, ma la Casa Bianca non ha voluto rilasciare commenti in merito.
Lo scorso giugno il Parlamento russo ha approvato una legge che rende illegale la “propaganda di relazioni non tradizionali fra i minorenni”. Le leggi anti-gay hanno suscitato polemiche e sono finite sotto i riflettori a livello internazionale in vista delle Olimpiadi invernali di febbraio 2014, dal momento che si terranno a Sochi, in Russia, e alcuni attivisti hanno chiesto di boicottare i Giochi. A questo proposito Putin ha affermato che atleti e attivisti per i diritti dei gay non saranno puniti se solleveranno bandiere arcobaleno o si dipingeranno le unghie di tanti colori durante le Olimpiadi. È però chiaro che Putin non ha intenzione di permettere gay pride. Il mese scorso, infatti, il leader del Cremlino ha firmato un decreto che vieta tutte le manifestazioni a Sochi durante i Giochi invernali.