Parigi (Francia), 6 set. (LaPresse) – “La tua omosessualità non è grave”. Così papa Francesco avrebbe detto a un giovane francese, in una telefonata dopo aver ricevuto da lui una lettera in cui gli confidava le proprie difficoltà in quanto credente. Lo riportano i giornali francesi La Depeche du Midi e Le Figaro nelle loro versioni online, ma poco dopo il Vaticano smentisce: Nessuna telefonata, assolutamente.
Il ragazzo si chiama Christopher Trutiño, 25enne di Tolosa. “Christopher? Sono papa Francesco”, ha raccontato che sono state le prime parole pronunciate all’altro capo del telefono. “Il papa mi ha telefonato giovedì 29 agosto alle 14 e la conversazione è durata 9 minuti. Ho voluto raccontarlo per rendere omaggio a questo papa eccezionale”, ha detto il giovane. I giornali francesi spiegano di aver voluto confermare che non si trattasse di uno scherzo di cattivo gusto e di aver quindi condotto verifiche sul numero da cui la telefonata è partita. Ha rilevato che si trattava del centralino del Vaticano. A sostegno dell’autenticità della chiamata, spiega, c’è inoltre il fatto che negli stessi giorni il pontefice ha fatto altre telefonate a fedeli del mondo da cui aveva ricevuto lettere: il 22 agosto a un giovane studente italiano e il 28 a un’argentina vittima di stupro.
“Sono cattolico praticante e omosessuale. A luglio scorso ho attraversato un periodo di dubbi. Da quando ero bambino subisco scherzi, insulti, a scuola e in strada. Questo papa mi sembrava diverso, più vicino alla gente, allora ho preso un foglio e gli ho scritto per confidargli le mie perplessità”, racconta il 25enne. “Ho scritto i miei contatti postali e telefonici e ho mandato tutto all’indirizzo ufficiale del Vaticano”, ha aggiunto. Poi, la telefonata da quel numero sconosciuto. “La tua omosessualità, non è un grave problema. Bisogna restare coraggiosi, continuare a credere, pregare, essere buoni”, gli ha detto papa Francesco al telefono.
Lo ha incoraggiato e gli ha detto di essere forte, racconta il giovane: “In un modo o nell’altro, siamo tutti figli di Dio”. Poi, continua, gli ha spiegato di dover chiudere la telefonata perché nel pomeriggio avrebbe dovuto incontrare un re e non poteva trattenersi oltre. La Depeche riporta di aver verificato e che quel giorno il papa aveva in programma un incontro con il re Abdallah II di Giordania. Non è la prima volta che il pontefice fa dichiarazioni di apertura e tolleranza verso gli omosessuali. Tra queste, di ritorno dalla Giornata mondiale della gioventù del Brasile aveva detto: “Se una persona è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarla?”.
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