New York (New York, Usa), 11 set. (LaPresse/AP) – A 12 anni dagli attacchi terroristici che cambiarono la storia dell’America, i familiari delle vittime ricordano la scomparsa dei propri cari con le tradizionali celebrazioni a ground zero, al Pentangono e a Shanksville, in Pennsylvania, dove in un campo aperto si schiantò il Volo 93. A New York, nel memoriale inaugurato due anni fa dove un tempo sorgevano le Torri gemelle, sono stati letti i nomi delle quasi tremila vittime, a cui si aggiungono quelli dell’attentato al World Trade Center del 1993. Prima, il governatore delo Stato di New York, Andrew Cuomo, il cantante Billy Joel, diversi vigili del fuoco e altre persone hanno partecipato a una sfilata-tributo in moto da una caserma dei pompieri di Manhattan a ground zero. La lettura dei nomi e altre forme di omaggio si sono tenute anche al Pentagono e al memoriale del Volo 93 a Shanksville. Proprio qui ieri hanno avuto inizio i lavori per la costruzione di un nuovo centro visitatori.

A NEW YORK ULTIMO ANNIVERSARIO PER BLOOMBERG SINDACO. Nella Grande Mela, nessun politico prenderà la parola, nemmeno, come già lo scorso anno, il sindaco Michael Bloomberg, alla sua ultima celebrazione prima di lasciare l’incarico in vista delle elezioni di novembre. Negli anni in carica come primo cittadino e come presidente del National Sept. 11 Memorial & Museum, Bloomberg talvolta ha avuto momenti di tensione con i familiari delle vittime, con leader religiosi e con funzionari per l’organizzazione delle celebrazioni. Ma la sua amministrazione è comunque riuscita a mantenere l’attenzione della commemorazione sulle vittime degli attacchi e le loro famiglie, evitando di dare una connotazione politica agli eventi. Gli organizzatori del memoriale dovrebbero assumersi la principale responsabilità per la cerimonia dal prossimo anno e fanno sapere che continueranno a concentrare la commemorazione sul ricordo dei propri cari. “Anche se le cose si evolveranno in futuro, il focus sul ricordo rimarrà sacrosanto”, spiega il presidente del memoriale Joe Daniels. Il prossimo anno, quando Bloomberg non sarà più sindaco, dovrebbe venire aperto un museo nei pressi della memorial plaza. Mentre il memoriale punta a rendere omaggio alle vittime, il museo mira a presentare un’immagine più ampia dell’11 settembre, raccogliendo anche le esperienze dei sopravvissuti e dei primi soccorritori. Ma gli organizzatori, sottolinea ancora Daniels, “manterranno sembra l’attenzine sulle famiglie nel giorno dell’anniversario”.

A SHANKSVILLE NUOVO CENTRO VISITATORI. A Shanksville, in Pennsylvania, la lettura dei nomi delle vittime del Volo 93 diretto da Newark a San Francisco (33 passeggeri e sette membri dell’equipaggio) è iniziato alle 10.03 ora locale (le 16.03 in Italia). Poi sono risuonate le campane per una cerimonia che di 40 minuti. Da mezzogiorno alle 17, volontari e funzionari hanno dato informazioni sul Volo 93 e sulla creazione del parco della memoria, che si trova a Shanksville. Proprio ieri sono iniziati qui i lavori per un nuovo centro visitatori che ricoprirà un’area di 6,3 chilometri quadrati e sarà pronto alle fine del 2015. La storia del Volo 93 racconta che i passeggeri a bordo, una volta saputo degli attacchi coordinati sul World Trade Center e il Pentagono, si ribellarono. La Commissione sull’11 settembre concluse che i dirottatori fecero precipitare l’areo, l’unico dei quattro che non colpì obiettivi, dopo la rivolta dei passeggeri.

IL PROGRAMMA DI OBAMA. Dopo il discorso nella notte italiana sulla Siria, il presidente Barack Obama ha ricordato il 12esimo anniversario degli attacchi con un minuto di silenzio alle 8.46 (le 14.46 in Italia) nel giardino sud della Casa Bianca assieme alla moglie Michelle, al vice presidente Joe Biden, a sua moglie Jill e ai membri dello staff dell’amministrazione. Proprio a quell’ora 12 anni fa il primo aereo si schiantava contro il World Trade Center. Quindi il presidente si è recato al Pentagon Memorial, dove ha preso parte a un’altra cerimonia ed è intervenuto con un commosso discorso.

GLI ATTENTATI. Secondo le statistiche ufficali, negli attentati condotti con quattro aerei di linee nella mattina americana dell’11 settembre 2001 morirono 2.974 persone, oltre a 19 terroristi. Ventiquattro le persone che risultano disperse. I dirottatori condussero due Boeing 767, il volo American Airlines 11 e il volo United Airlines 175, a schiantarsi contro le Torri nord e sud del World Trade Center, a New York. Quindi, un altro gruppo di terroristi portò il volo American Airlines 77 a schiantarsi contro il Pentagono. L’ultimo volo, lo United Airlines 93, che voleva essere utilizzato per colpire Campidoglio o Casa Bianca, si schiantò al suolo in un campo aperto a Shanksville, in Pennsylvania.

TEORIE DEL COMPLOTTO. Non sono stati pochi in questi anni a sollevare dubbi sulla veridicità e il reale svolgimento degli attacchi, contestando i risultati delle inchieste ufficiali. Tra i principali punti contestati quello secondo cui le Torri gemelle sono collassate su se stesse solo a causa dell’impatto degli aerei e degli incendi che si innescarono. C’è poi chi, come il regista Michael Moore, autore del film-documentario Fahrenheit 9/11, vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes, si concentra soprattutto su quanto non è stato fatto per evitare l’attentato.

11 SETTEMBRE 2012: ATTACCO IN LIBIA. L’11 settembre è una data da ricordare per gli Usa non solo per gli attentati del 2001, ma anche per l’attacco al consolato di Bengasi, in Libia, in cui lo scorso anno morirono l’ambasciatore Chris Stevens e altri tre statunitensi. Proprio in questo senso, per evitare nuovi attacchi collegati all’anniversario, il team della sicurezza nazionale di Obama ha adottato misure specifiche. Secondo quanto riporta la Casa Bianca, Obama ne ha discusso durante un incontro avuto ieri con i suoi collaboratori.

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