Esperti: Estremamente probabile che l’uomo sia la causa del riscaldamento globale

Stoccolma (Svezia), 27 set. (LaPresse/AP) – È “estremamente probabile” che il riscaldamento globale sia causato dalle attività umane. È quanto si legge nell’atteso rapporto del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, di cui oggi a Stoccolma è stata pubblicata una sintesi. Nel precedente rapporto, del 2007, il gruppo sosteneva che era “molto probabile” che le attività umane fossero la principale causa alla base del riscaldamento del pianeta.

Ora il gruppo di esperti sostiene che le prove siano cresciute, grazie a maggiori osservazioni, a una migliore comprensione del sistema climatico e a modelli più sviluppati per analizzare l’impatto delle temperature in crescita. Il Gruppo intergovernativo riferisce che l’impronta dell’uomo possa essere trovata nel riscaldamento dell’atmosfera e degli oceani, nell’innalzamento dei livelli del mare, nello scioglimento delle nevi e dei ghiacci, nei cambiamenti di alcuni eventi climatici estremi. “La nostra valutazione della scienza – spiega Qin Dahe, co-presidente del gruppo di lavoro – ha trovato che l’atmosfera e l’oceano si sono scaldati, che la quantità di neve e ghiaccio è diminuita, che il livello medio del mare è cresciuto e che la concentrazione dei gas serra è aumentata”. Il rapporto di duemila pagine non verrà diffuso per intero fino a lunedì.

Come atteso, il Gruppo ha alzato le stime della crescita dei livelli del mare a 26-82 centimetri entro la fine del secolo. I precedenti rapporti parlavano di 18-59 centimetri. Le valutazioni del pannello sono importanti perché costituiscono la base scientifica dei negoziati dell’Onu su un nuovo accordo climatico. I governi dovrebbero concludere l’accordo nel 2015 ma non è chiaro se si impegneranno a perseguire i tagli alle emissioni che secondo gli esperti sono necessari per mantenere le temperature sotto un determinato limite necessario a evitare ulteriori effetti. Il documento prospetta che le temperature medie a livello globale cresceranno di 0,3-4,8 gradi centigradi entro la fine del secolo. Gli ambientalisti sostengono che il rapporto dovrebbe spronare i governi ad agire. “Ci sono poche sorprese in questo documento, ma l’incremento nella fiducia attorno a molte osservazioni non fa altro che convalidare ciò che vediamo attorno a noi”, commenta Samantha Smith, del Wwf.