Beirut (Libano), 3 ott. (LaPresse/AP) – Gli ispettori internazionali dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche e dell’Onu fanno sapere di aver compiuto “incoraggianti progressi iniziali” nella missione in Siria. I documenti consegnati dal governo di Damasco, spiegano, “sembrano promettenti” ma “saranno necessarie ulteriori analisi, in particolare sui diagrammi tecnici, e alcune altre domande rimangono senza risposta”. In una nota, gli ispettori fanno poi sapere che la squadra impegnata sul terreno “spera di iniziare le ispezioni in loco e la disattivazione preliminare delle attrezzature (per la produzione di armi chimiche, ndr) entro la prossima settimana”. Ma questo dipenderà dal lavoro dei gruppi tecnici costituiti con gli esperti siriani.

Questi ultimi, spiega la nota, stanno lavorando per definire i dettagli fondamentali per il successo della missione: verificare le informazioni iniziali che la Siria ha fornito sul proprio programma chimico, garantire la sicurezza degli ispettori, produrre modalità pratiche di attuazione del piano. Questa mattina, un convoglio di tre veicoli con a bordo nove esperti dell’Opac ha lasciato l’hotel di Damasco dove il gruppo ha base, ma non è chiaro dove si sia diretto. La squadra ora è composta da 19 esperti dell’Opac e 14 membri dello staff dell’Onu arrivati martedì. Un secondo gruppo di ispettori arriverà entro una settimana.

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