Washington (Usa), 5 ott. (LaPresse/AP) – L’Iran non sarà in grado di produrre armi nucleari prima di uno o due anni, nonostante Israele parli di Mesi. Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in una intervista esclusiva ad Associated Press, in cui ha parlato anche dello shutdown che ha colpito il governo federale, del tetto del debito, dell’intervento militare in Afghanistan, e della controversia legata al nome dei Washington Redskins.
IRAN: NIENTE ARMI NUCLEARI PRIMA DI UN ANNO. “Prima di un anno o due” Teheran non sarà in grado di produrre armi nucleari, sebbene Israele parli invece di mesi. Obama ha spiegato che la sua affermazione deriva dalle informazioni in possesso dell’intelligence del suo Paese e che le stime degli Usa sono “più caute” di quelle dello Stato ebraico. A proposito del presidente iraniano Hasan Rohani, ha aggiunto che il mondo deve “testare” la sua serietà nel risolvere la questione del nucleare per via diplomatica. Gli Usa non accetteranno un “cattivo accordo” sul programma nucleare iraniano, ha puntualizzato.
IRAN: DA ROHANI POSIZIONI GIUSTE, VEDIAMO COSA ACCADRA’. “Rohani ha delineato la sua posizione sull’idea di poter migliorare le relazioni con il resto del mondo e sinora ha detto molte cose giuste. La questione ora è: cosa succederà prossimamente?”, si è chiesto Obama, che la scorsa settimana ha parlato al telefono con il presidente iraniano, nel primo contatto diretto tra i leader dei due Paesi in oltre 30 anni. Tuttavia, Rohani non è il solo decisore, e non è neppure l’ultimo della catena, ha aggiunto Obama facendo riferimento al controllo del leader supremo, l’Ayotollah Ali Khamenei. Questi oggi ha dichiarato che alcuni aspetti del viaggio a New York di Rohani sono stati “non appropriati”, riaffermando però che gli Usa non sono affidabili.
OBAMACARE: ASSICURARSI NONOSTANTE PROBLEMI TECNICI. Gli americani “non si dovrebbero lasciar sconfortare” dai problemi tecnici e dovrebbero continuare a sottoscrivere le coperture assicurative sanitarie, ha detto Barack Obama. I problemi di sottoscrizione delle polizze legate all’Obamacare, ha spiegato, sono stati causati dal grande numero di accessi al sito web. Gli esperti, ha aggiunto, stanno lavorando “contro il tempo” per ridurre i tempi di attesa. Il presidente ha detto di aspettarsi che l’interesse nel nuovo mercato virtuale delle polizze assicurative crescerà, mentre i consumatori si prendono il loro tempo per capire a fondo come utilizzare e sfruttare le coperture.
SCADENZA SU TETTO DEL DEBITO NON SARA’ SFORATA. Il Congresso non andrà oltre la scadenza per aumentare il limite degli debito degli Usa. Ne è convinto Obama, che si dice disposto a negoziare modifiche alla sua legge sanitaria e a trovare modi per ridurre la spesa. Obama ha tuttavia sottolineato di non voler contrattare fino a quando il Congresso non riaprirà e non avrà approvato il nuovo tetto del debito. Esiste, ha proseguito, una maggioranza di deputati alla Camera che voterebbe per mettere fine allo shutdown parziale del governo e aumentare i limiti del debito senza condizioni. Gli Usa dovrebbero toccare il tetto del debito di 16.700 miliardi di dollari a metà ottobre. “Possiamo votare per riaprire il governo oggi. Sappiamo che c’è un numero sufficiente di di deputati alla Camera, democratici e repubblicani, pronto a votare per questo oggi. L’unica cosa che lo trattiene è lo speaker John Boehner, che ha deciso di vedere se può ottenere maggiori concessioni da noi”, ha detto Obama nell’intervista. Ha spiegato di aver detto allo speaker repubblicano di essere pronto a “negoziare su tutto”, dall’Obamacare al budget al deficit. “Ma ciò che non possiamo fare – ha aggiunto – è continuare a tenere questa sorta di ‘brinksmanship’ (politica del rischio calcolato, ndr) in cui una piccola fazione del partito repubblicano (…) porta a vedere se si più ottenere di più dai negoziati minacciando di chiudere il governo o l’America di non pagare i suoi conti”.
SENATORI NON GIOCHINO CON VITA DELLA GENTE. Secondo Obama, i giovani senatori non dovrebbero assumere posizioni politiche estremiste per mettersi in vista, giocando con la vita della gente in un modo che non è un bene per il governo. Lo ha affermato rispodendo a una domanda sui giovani senatori, come i repubblicani Ted Cruz del Texas e Rand Paul del Kentucky, che si stanno opponendo con fermezza al suo programma. Ha detto di comprendere che questo sia il modo più veloce per essere visibili, ma che non è un bene per le persone che i politici devono rappresentare. Al suo primo mandato come senatore, ha aggiunto, non cercò di attirare l’attenzione dei media o di far chiudere il governo.
WASHINGTON REDSKINKS: SE PROPRIETARIO, CAMBIEREI NOME. Se fosse il proprietario dei Washington Redskins, Obama “valuterebbe di cambiare il nome della squadra” da molti ritenuto offensivo per i nativi americani. Nonostante i fan siano affezionati ai nomi delle loro squadre, ha spiegato, questo può non essere sufficiente a mantenerli quando “grandi gruppi di persone” ne sono offesi. “Non so se il nostro attaccamento a un particolare nome debba prevalere su legittime reali preoccupazioni”, ha detto. Tuttavia, ha aggiunto di credere che la contrarietà dei fan a un nuovo nome non la loro volontà di offendere i nativi. Diversi college e università americani hanno già cambiato i nomi di squadre che facevano riferimento ai naviti, e che per questo erano criticati. Stanford, ad esempio, è passato da Indians a Cardinal, mentre St. John da Redmen a Red Storm. Il proprietario dei Redskins, Dan Snyder, invece ha in precedenza promesso che non modificherà il nome del team. Obama non ha alcun legame con la proprietà della squadra, ma ha scherzato: “Forse dopo che avrò lasciato la presidenza… penso che sarebbe molto divertente”. Poi ha però accennato alla sua vera passione: “Probabilmente cercherei una squadra di basket, prima che una di football. Sono più preparato sulla materia”.
AFGHANISTAN: STOP OPERAZIONI COMBATTIMENTO DOPO 2014, TRUPPE RESTERANNO CON OK KABUL. “Metteremo fine alle operazioni di combattimento alla fine del 2014. Se il governo afghano vorrà lavorare con noi in modo collaborativo per proteggere le nostre truppe e i partner della coalizione, considereremo una missione di addestramento e sostegno che vada oltre il 2014”. Così Obama ha risposto alla domanda sulle sue intenzioni relative alla presenza delle truppe Usa in Afghanistan. Ha spiegato che un “accordo di sicurezza bilaterale non è ancora stato firmato” e che c’è ancora tempo per discuterne. “Nessun dubbio, però, sul fatto che entro la fine del prossimo anno avremo messo fine alle operazioni di combattimento”, ha concluso
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