Mogadiscio (Somalia), 6 ott. (LaPresse/AP) – Non è andato a buon fine il raid condotto ieri a Barawe, in Somalia, da forze speciali statunitensi. Lo riferiscono un funzionario Usa ancora in servizio e uno ritirato, rimasti anonimi, che attribuiscono il raid ai Navy Seals, spiegando che puntava a trovare un sospetto legato all’attacco contro il centro commerciale Westgate di Nairobi, in Kenya, del 21 settembre scorso. Tuttavia, spiegano, l’operazione non ha centrato l’obiettivo. A Washington, il portavoce del Pentagono, George Little, ha confermato che personale militare Usa è stato coinvolto in un’operazione di anti-terrorismo contro il gruppo al-Shabab in Somalia, ma non ha fornito dettagli.

Il raid, specifica un ufficiale Usa a sua volta rimasto anonimo, è stato condotto da membri del Seal Team Six, la stessa unità che uccise Osama bin Laden in Pakistan nel 2011. Ma in questa occasione, la squadra ha trovato resistenza e, dopo 15-20 minuti di scontro a fuoco, il responsabile dell’operazione ha deciso di interrompere la missione a lasciare l’area. Il Seal Team Six ha la responsabilità per le attività di anti-terrorismo nel Corno d’Africa.

Il raid di ieri è avvenuto 20 anni dopo la celebre battaglia ‘Black Hawk Down’ a Mogadiscio, quando una missione per catturare signori della guerra somali nella capitale terminò dopo che uomini armati abbatterono gli elicotteri Usa, uccidendo 18 soldati americani. L’obiettivo di ieri era una casa di due piani nei pressi della spiaggia di Barawe, che si trova a 240 chilometri a sud di Mogadiscio, dove si pensa vivessero combattenti di al-Shabab. Il leader del gruppo, Mukhtar Abu Zubeyr, anche noto come Ahmed Godane, ha rivendicato l’attacco al centro commerciale Westgate di Nairobi, costato la vita ad almeno 67 persone. Un funzionario dell’intelligence somala conferma che l’obiettivo del raid di ieri era proprio il leader della formazione. E un membro di al-Shabab, Sheikh Abdiaziz Abu Musab, ha detto in un messaggio audio che l’operazione non è riuscita a raggiungere il suo scopo.

I Navy Seals erano già intervenuti a Barawe nel 2009, quando in pieno giorno un commando condusse un attacco uccidendo sei persone, tra cui Saleh Ali Saleh Nabhan, tra le figure più ricercate di al-Qaeda nella regione, sospettato di aver organizzato gli attentati del 1998 alle ambasciate Usa di Kenya e Tanzania, in cui morirono oltre 220 persone.

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