Kabul (Afghanistan), 12 ott. (LaPresse/AP) – Usa e governo afghano hanno raggiunto un accordo parziale sulla sicurezza, ma resta irrisolta la questione della giurisdizione delle truppe americane. Lo ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry, parlando in conferenza stampa da Kabul, dopo una serie di incontri con il presidente afghano Hamid Karzai e ripetuti rinvii della partenza dall’Afghanistan, dove il numero uno della diplomazia americana è giunto ieri per una visita a sorpresa. Se non ci sarà un’intesa sul tema, ha spiegato Kerry, non ci sarà un accordo per consentire alle truppe Usa di restare nel Paese dopo che la missione a guida Nato sarà terminata il prossimo anno. La giurisdizione, ha poi sottolineato, non è una questione di immunità e gli Usa perseguiranno ogni comportamento errato da parte delle loro forze armate.

Dal canto suo Karzai ha spiegato che lascerà la decisione sul tema al consiglio dei leader tribali, la Loya Jirga, e al Parlamento, competenti sui reati commessi dalle forze statunitensi in Afghanistan dopo il 2014. “Abbiamo raggiunto un accordo – ha spiegato il presidente afghano – rispetto alla sovranità nazionale, per la prevenzione vittime civili, una definizione dell’aggressione e anche la prevenzione di azioni unilaterali da parte delle forze straniere. Abbiamo raggiunto un accordo su questo, ma la questione della giurisdizione per le forze straniere è al di sopra dell’autorità del governo afghano ed è da sottoporre al popolo e alla Loya Jirga”. Su questo punto Kerry ha risposto che ogni decisione presa dalla Loya Jirga e dal Parlamento deve essere rispettata, ma ha aggiunto che se la questione non sarà risolta, non ci sarà alcun accordo.

In Iraq, la possibilità di trovare un’intesa definitiva cadde dopo che i funzionari statunitensi non furono in grado di raggiungere un accordo con gli iracheni sulle stesse questioni, che avrebbe permesso a una piccola forza di addestramento e controterrorismo di rimanere nel Paese. Invece alla fine gli Usa si ritirarono completamente dal terreno. La questione della giurisdizione delle truppe straniere è emersa con forza dopo che un soldato americano, il sergente Robert Bales, uccise 16 persone in due villaggi nel sud del Paese lo scorso anno. Il militare è stato condannato ad agosto da una corte militare Usa all’ergastolo senza possibilità di rilascio.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata