Nuova Delhi (India), 14 ott. (LaPresse/AP) – Solo almeno 109 le vittime tra i pellegrini indù che ieri si sono trovati coinvolti in una ressa su un ponte che conduce a un tempio nello Stato indiano di Madhya Pradesh. La folla ha iniziato a correre dopo che alcune persone hanno lanciato l’allarme, rivelatosi falso, secondo cui il ponte stesse per crollare. A fornire in nuovo bilancio è il funzionario medico R.S. Gupta. I familiari delle vittime si sono affollati nell’ospedale statale del distretto di Datia, per recuperare le salme. Altri stanno ancora cercando i propri parenti tra i feriti in ospedale. Al momento della tragedia, centinaia di migliaia di devoti si stavano dirigendo verso il tempio nel villaggio di Ratangarh a Datia, per rendere omaggio alla divinità Durga al termine della festività Navaratra.
Non è chiaro però quante persone si trovassero sul ponte, che passa sopra al fiume Sindh. I media locali scrivono che a visitare il tempo sono stati in tutto 500mila fedeli. La polizia ha caricato la folla con i manganelli per cercare di contenere il panico. La gente ha risposto lanciando pietre contro gli agenti, uno dei quali è rimasto gravemente ferito. Il primo ministro Manmohan Singh ha espresso “profondo dolore e shock per la perdita di vite” e ha chiesto ai funzionari locali di aiutare i feriti e le famiglie delle vittime. “In questo giorno di festa – ha detto in una nota – i nostri cuori e le nostre preghiere sono con le vittime e le loro famiglie”.
È il secondo incidente di questo tipo a Ratangarh. Circa 50 persone morirono in una calca nel 2006, e un ponte a due corsie, di cemento, venne costruito per sostituire quello di legno. Le autorità statali hanno ordinato un’inchiesta giudiziaria. Gli ingegneri oggi spiegano che il ponte non è rimasto danneggiato e le immagini scattate sul posto mostrano veicoli e persone sul ponte in sicurezza dopo la tragedia. Episodi come questi sono relativamente comuni nei tempi in India. Nel 2011, oltre 100 persone morirono in una calca alla vetta del santuario di Sabarimala nello Stato meridionale di Kerala. Nel 2008, circa 250 pellegrini indù morirono schiacciati al tempio di Chamunda Devi, che si trova presso il suggestivo forte Mehrangarh, a Jodhpur, nel nordovest dell’India.
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