Washington (Usa), 14 ott. (LaPresse/AP) – Se i repubblicani non riescono a risolvere lo stallo sul tetto del debito e sullo shutdown del governo, allora “abbiamo una buona possibilità di andare in default”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, mentre tra poche ore, alle 15 locali, le 21 italiane, è previsto il suo incontro con i leader democratici e repubblicani dell Congresso. Obama ha parlato della situazione attuale all’agenzia Martha’s Table, ente che ha chiesto ai dipendenti federali di lavorare come volontari per dare un segnale dello stallo in corso, ormai al 14esimo giorno. L’agenzia offre anche assistenza ai dipendenti federali che non vengono pagati e quindi necessitano di aiuto.
“La mia speranza è che lo spirito della collaborazione ci porti avanti nelle prossime ore”, ha dichiarato Obama ai giornalisti. Altrimenti, ha spiegato, la minaccia di default è legittima: “Se non iniziamo a fare progressi reali sia alla Camera sia al Senato, e se i repubblicani non vogliono mettere da parte alcune delle loro preoccupazioni di parte per fare ciò che è giusto per il Paese, affrontiamo una buona possibilità di fare default”.
Intanto, il leader dei democratici al Senato Herry Reid ha dichiarato, dopo una rinione con quello dei repubblicani Mitch McConnell, che la soluzione su tetto del debito e shutdown “si sta avvicinando”. Alle 21 è prevista la riunione di Obama con i leader del Congresso, di entrambe le parti: Reid e McConnell, lo speaker della Camera John Boehner e il capo della minoranza Nancy Pelosi, oltre al vice presidente Joe Biden. Reid ha detto ai giornalisti che continuerà a lavorare sulla questione e di sperare di avere qualcosa da presentare al presidente, nell’incontro alla Casa Bianca.
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