Manila (Filippine), 15 ott. (LaPresse/AP) – Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 7.2, ha colpito questa mattina le regione centrale delle Filippine. Almeno 93 le vittime e molti i danni agli edifici dell’area. L’ipocentro della scossa, registrata alle 8.12 locali (le 2.12 in Italia), è stato individuato circa 33 chilometri al di sotto della cittadina di Carmen, sull’isola di Bohol, ma non ha causato uno tsunami.

LE VITTIME. Da quanto riporta il capo della polizia di Bohol, Dennis Agustin, 77 vittime si sono registrate nella stessa provincia. Almeno altre 15 persone sono morte nella vicina provincia di Cebu. Sull’isola di Siquijor si registra un’altra vittima. La città ad aver subito più vittime, almeno 18, è Loon, a 42 chilometri a ovest di Carmen, dove un numero non specificato di pazienti è intrappolato nell’ospedale, in parte crollato. I soccorritori stanno lavorando per raggiungerli, spiega il portavoce della difesa civile Reynaldo Balido. I maggiori danni sono avvenuti nell’area densamente popolata di Cebu, dove alcune persone sono morte quando un edificio del porto e il tetto di un’area di mercato sono crollati.

PANICO TRA LA POPOLAZIONE. La scossa ha provocato due calche nelle città vicine. La gente radunata in una palestra di Cebu si è infatti riversata fuori nel panico, provocando la morte di cinque persone e il ferimento di altre otto, spiega Neil funzionario dell’agenzia provinciale dei disastri. “Siamo corsi fuori dall’edificio e poi abbiamo abbracciato gli alberi perché la scossa era così forte…”, racconta Vilma Yorong, dipendente del governo provinciale di Bohol. “Quando il tremore si è fermato – spiega – sono corsa in strada e ho visto diverse persone ferite. Alcuni dicevano che la chiesa era crollata”. Poco dopo il terremoto, molti residenti sono saliti sulle colline per la paura di uno tsunami. Ma il sisma non ha provocato la temuta onda anomala. Intanto, il presidente Benigno Aquino III ha fatto sapere che domani si recherà nelle aree colpite, a Bohol e Cebu.

DANNI ALLE CHIESE. Gravi i danni registrati agli edifici, soprattutto abitazioni, ospedali e chiese. Uffici e scuole erano chiusi per festa nazionale e questo potrebbe avere salvato delle vite. La basilica del Santo Bambino a Cebu, la chiesa più antica delle Filippine, ha perso il suo campanile a causa della scossa. Un’altra chiesa del XVII secolo situata nella cittadina di Loboc, a sud di Carmen, è andata quasi completamente distrutta. Diverse altre chiese disseminate nella zona, risalenti al periodo coloniale spagnolo, hanno riportato gravi danni.

SOLDATI RICHIAMATI PER EMERGENZA. E con l’arrivo della notte, l’intera provincia è nel buio. Il vento e la pioggia hanno anche costretto gli elicotteri militari a rientrare. Le autorità stanno allestendo delle tende per gli sfollati, mentre alcune persone che hanno perso la casa si sono spostate dai parenti. Intanto, il comandante regionale dell’esercito, il generale Roy Deveraturda fa sapere di aver richiamato i soldati dalle ferie per rispondere alla tragedia. Il sisma, spiega, ha danneggiato il molo di Tagbilaran, capitale provinciale di Bohol, e ha causato alcuni danni all’aeroporto internazionale di Cebu, ma le navi da guerra e gli aerei dell’aviazione militare possono usare punti di partenza alternativi. La provincia di Cebu, a circa 570 chilometri a sud di Manila, ha una popolazione di oltre 2,6 milioni di abitanti. Cebu stessa è la seconda città delle Filippine dopo Manila. La vicina Bohol conta 1,2 milioni di persone ed è popolare tra i turisti grazie alle sue spiagge e isole e per le sue celebri Colline di cioccolato.

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