Ginevra (Svizzera), 15 ott. (LaPresse/AP) – Si è aperto in un clima positivo il nuovo round di colloqui a Ginevra tra l’Iran e il gruppo 5+1 sul programma nucleare di Teheran. “Pensiamo che la proposta che abbiamo avanzato sia in grado di dare una svolta”, ha detto il vice ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, parlando con i giornalisti. Nel piano, ha spiegato, ci sono molte novità, ma i negoziatori si sono detti d’accordo a mantenere segreti i dettagli durante la sessione del mattino.
UE: PRESENTAZIONE IRAN MOLTO UTILE. Una sensazione positiva confermata anche da parte europea. Il gruppo 5+1 ha “ascoltato questa mattina la presentazione del ministro” degli Esteri iraniano Javad Zarif. “È stata molto utile”, ha commentato infatti Michael Mann, portavoce di Catherine Ashton, Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue. La presentazione in PowerPoint della delegazione iraniana è durata circa un’ora, ha spiegato ancora Mann, aggiungendo: “Abbiamo visto un’atmosfera positiva arrivare da Teheran, ma ovviamente la cosa più importante è che in realtà è stata approfondita con proposte concrete che rispondono alle nostre preoccupazioni”.
ZARIF HA MAL DI SCHIENA MA RESTA A CONFRONTO. La prima sessione dei due giorni di lavoro è durata circa due ore e mezza, prima di una pausa per il pranzo. I problemi alla schiena riportati dal ministro degli Esteri Javad Zarif, capo negoziatore di Teheran, hanno minacciato di complicare il processo. Tuttavia, spiega ancora Mann, questo non ha impedito a Zarif di avere una cena “cordiale” ieri con Ashton. Araghchi ha fatto poi sapere che Zarif sta “soffrendo molto”, anche se intende stare a Ginevra fino a quando i colloqui non si saranno conclusi. Un elemento di svolta rispetto al passato è stato l’utilizzo della lingua inglese per il confronto. Nei precedenti colloqui, tenuti sotto la presidenza di Mahmoud Ahmadinejad, era invece fornita una traduzione in lingua Farsi.
TV IRAN ILLUSTRA APERTURA. Intanto, la televisione di Stato iraniana, che riflette da vicino le visioni del governo, avanza qualche dettaglio della possibile proposta di Teheran. Il governo, spiega, avrebbe offerto di discutere i livelli di arricchimento dell’uranio e avrebbe proposto di adottare i protocolli aggiuntivi del trattato sul nucleare dell’Onu (apertura delle sue strutture nucleari a ispezioni più ampie e dettagliate), se l’Occidente riconoscerà il diritto del Paese ad arricchire i materiali. Delle tonnellate di uranio arricchito presenti nelle riserve iraniane, la maggior parte è al livello del 5%. Ma ci sono anche 200 chilogrammi arricchiti al 20%, che potrebbero rapidamente essere sviluppati per creare armi atomiche.
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