Brasilia (Brasile), 6 nov. (LaPresse/AP) – La presidentessa del Brasile, Dilma Rousseff, sarebbe andata in visita a Washington come da programma a ottobre se gli Stati Uniti si fossero scusati per lo spionaggio da parte della National security agency (Nsa) e avessero promesso di non farlo di nuovo. Lo ha detto lei stessa in un’intervista rilasciata al gruppo di informazione Rbs nello Stato brasiliano meridionale di Rio Grande do Sul. Rousseff aveva cancellato la visita di Stato a Washington dopo la rivelazione di documenti riservati da parte della talpa del caso Nsa Edward Snowden, che mostravano che le sue comunicazioni con i collaboratori erano state intercettate e che l’agenzia aveva controllato il network di computer della società petrolifera di Stato brasiliana Petrobras.

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