Manila (Filippine), 13 nov. (LaPresse/AP) – Continua a salire nelle Filippine il bilancio delle vittime accertate dovute al passaggio del tifone Haiyan. Secondo quanto riferisce il Consiglio nazionale per la riduzione dei rischi e gestione dei disastri, i morti sono 2.344 e i feriti 3.804. Risultano invece disperse 79 persone. Inizialmente le autorità avevano fatto sapere che si temevano 10mila morti ma ieri, in un’intervista rilasciata alla Cnn, il presidente filippino Benigno Aquino III ha presentato una stima inferiore, dicendo che i morti potrebbero avvicinarsi ai 2.500.
La situazione resta difficile. Secondo una stima delle Nazioni unite le persone colpite sono 11 milioni e particolarmente critiche sono le condizioni nella città di Tacloban. Qui si è recata in visita oggi la responsabile dell’ufficio umanitario delle Nazioni unite, Valerie Amos: “La priorità deve essere fare arrivare cibo e acqua. Oggi ne abbiamo portata di più, ma anche questa non sarà sufficiente”, ha detto. L’aeroporto di Tacloban è stato riaperto e centinaia di persone sono in attesa nella speranza di partire ma al momento, appunto, si dà la precedenza all’arrivo di scorte di prima necessità. Il sindaco di Tacloban, in un’intervista al New York Times, ha invitato i residenti a fuggire dalla città perchè le autorità locali stanno incontrando problemi nella distribuzione di cibo e acqua e nel mantenimento dell’ordine.
Frequenti i casi di sciacallaggio. I cittadini, che hanno perso tutto, saccheggiano quel che rimane tra le macerie. Sull’isola di Leyte, ad Alangalang, una folla di persone ha preso d’assalto un magazzino di riso ma una delle pareti è crollata e otto persone sono morte.
Intanto si è attivata la macchina degli aiuti. Amos ha annunciato la decisione di destinare 25 milioni di dollari dal fondo per i soccorsi di emergenza delle Nazioni Unite. Gli Stati Uniti hanno inviato soccorsi sia tramite l’esercito, sia tramite l’agenzia governativa Usaid e la portaerei USS George Washington, insieme a diverse navi, si sta recando verso i luoghi colpiti per fornire servizi di emergenza. Inoltre il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, il World Food Program (Wfp) ha stanziato 2 milioni di dollari per far fronte alla devastazione provocata dal tifone. “Il numero di persone che si teme siano morte ammonta a decine di migliaia, non abbiamo numeri precisi, ma quello che sappiamo per certo è che le persone che sono sopravvissute hanno bisogno di tutto il nostro aiuto”, ha detto Frances Kennedy, portavoce del Wfp. Saranno inviate più di 40 tonnellate di biscotti ad alto contenuto energetico e saranno avviate delle collaborazioni con il governo filippino per aiutare i soccorsi a livello logistico. “Questi biscotti nei primi giorni di emergenza sono letteralmente salvavita”, ha spiegato ancora la portavoce.