Gerusalemme, 24 dic. (LaPresse/AP) – Una bambina di tre anni è stata uccisa nella Striscia di Gaza, in uno degli attacchi di rappresaglia di Israele per l’uccisione di un dipendente civile dell’esercito per mano di un cecchino di Gaza. Subito dopo la morte dell’israeliano, il premier Benjamin Netanyahu aveva dichiarato: “Questo è un incidente molto grave e non resterà senza risposta”, e ancora “la nostra politica è sempre stata quella di sventare gli attacchi e rispondere ad essi con forza. Faremo così anche in questo caso”. La bambina è rimasta uccisa in un bombardamento dell’aviazione israeliana sul campo rifugiati al-Maghazi, nella Striscia di Gaza. I dettagli sugli attacchi sono stati dati all’agenzia stampa Ma’an da un portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Kidra, il quale ha aggiunto che ci sono anche dieci feriti. Le forze israeliane, prosegue l’agenzia Ma’an, hanno condotto dei bombardamenti anche su Khan Yunis e al-Atatra, ma non è noto se ci siano vittime.

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