San Francisco (California, Usa), 7 feb. (LaPresse/AP) – Atleti impegnati in sport invernali disegnati nei colori della bandiera arcobaleno, simbolo dell’orgoglio gay, e la frase della Carta Olimpica che definisce lo sport un diritto umano a cui non vanno imposte discriminazioni. È il doodle con cui Google saluta l’avvio delle Olimpiadi invernali di Sochi in Russia, la cui cerimonia di apertura sarà stasera, e con cui rinnova il sostegno alla comunità omosessuale. La compagnia non ha voluto fare alcun commento sul doodle, apparso su tutte le home page del motore di ricerca nel mondo, affermando di volere che l’illustrazione parli da sé. Google non ha così confermato se la propria presa di posizione intenda essere una critica alle contestate leggi contro la “propaganda” omosessuale volute dal Cremlino, approvate lo scorso luglio.

Tuttavia, il presidente del gruppo Human rights campaign, Chad Griffin, ritiene che il gigante di Mountain View abbia “chiaramente e inequivocabilmente dichiarato che la discriminazione della Russia nei confronti di gay, lesbiche, transessuali e bisessuali sia indifendibile”. Nei mesi scorsi il gruppo di Griffin è stato molto attivo sull’argomento delle leggi russe, facendo campagna nei confronti delle grandi aziende americane, soprattutto gli sponsor dei Giochi, affinché le condannassero. “Ora è il momento che tutti gli altri sponsor di Sochi seguano il loro esempio. Il tempo scorre e il mondo sta guardando”, ha aggiunto Griffin, riferendosi alle prese di posizione di sponsor come AT&T, DeVry University e Chobani. Google si schierò a favore della comunità gay per la prima volta nel 2008, quando entrò nella campagna mirata ad abbattere il divieto alle nozze omosessuali in California.

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