Sebastopoli (Ucraina), 8 mar. (LaPresse/AP) – Mosca sta considerando la possibilità di sospendere le ispezioni militari degli Stati Uniti previste dai trattati sul controllo delle armi, come rappresaglia per la decisione di Washington di fermare la cooperazione militare con la Russia. Lo rendono noto le agenzie di stampa russe, riportando una dichiarazione di un funzionario del ministero della Difesa non identificato. Intanto un convoglio di oltre 60 camion militari senza targhe si è diretto dalla città orientale di Feodosia verso la città di Sinferopoli, la capitale regionale. E uomini armati filorussi hanno impedito alla missione Osce di entrare in Crimea, sparando poi colpi di avvertimento in aria quando sono sopraggiunti veicoli non identificati.

POSSIBILE SOSPENSIONE ISPEZIONI USA. Mosca sta considerando la possibilità di sospendere le ispezioni militari degli Stati Uniti previste dai trattati sul controllo delle armi, come rappresaglia per la decisione di Washington di fermare la cooperazione militare con la Russia. Lo rendono noto le agenzie di stampa russe, riportando una dichiarazione di un funzionario del ministero della Difesa non identificato. Secondo la dichiarazione Mosca reputa le decisioni degli Stati Uniti come una ragione per sospendere le ispezioni Usa in Russia, previste dal trattato per la riduzione delle armi nucleari New Start e dall’accordo di Vienna del 2001 tra la Russia e la Nato sulle misure di costruzione della fiducia. Gli Stati Uniti e l’Unione europea nei giorni scorsi hanno introdotto sanzioni contro la Russia, in risposta alla decisione di Mosca di inviare soldati in Crimea.

CONVOGLIO MEZZI DIRETTO A SINFEROPOLI. Un portavoce delle forze armate ucraina basate in Crimea, Vladislav Seleznyov, ha detto ad Associated Press che un convoglio di oltre 60 camion militari senza targhe si è diretto dalla città orientale di Feodosia verso la città di Sinferopoli, la capitale regionale. Un giornalista di Associated Press ha visto il convoglio sabato pomeriggio a 40 chilometri a ovest di Fedosia. Nel retro dei veicoli si potevano vedere soldati pesantemente armati, anche se nessuno sembrava avere segnali di identificazione. I soldati hanno espresso disappunto verso i giornalisti che seguivano il convoglio. Vladislav Seleznyov ha anche riferito che testimoni hanno visto navi anfibie militari scaricare circa 200 veicoli militari nella Crimea orientale ieri notte, apparentemente dopo aver attraversato lo stretto di Kerch, che separa l’Ucraina dal territorio russo. L’operazione anfibia sembra essere uno dei più grandi movimenti delle forze militari russe da quando sono comparse in Crimea una settimana fa. Selenyov ha detto ad Associated Press: “Né le attrezzature né i soldati hanno insegne che li identificano come russi, ma non abbiamo dubbi circa la loro fedeltà”.

UOMINI ARMATI ENTRANO IN MAGAZZINO A SINFEROPOLI. A Sinferopoli diverse decine di uomini armati sono entrati in un magazzino militare che conteneva beni dell’esercito del Paese. Lo ha reso noto un portavoce delle forze armate di Kiev.

IMPEDITO INGRESSO IN CRIMEA A MISSIONE OSCE. Uomini armati filorussi hanno impedito ai membri della missione dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione (Osce) di entrare in Crimea. Sono stati sparati anche dei colpi di avvertimento. Lo ha riferito un giornalista di Associated Press, aggiungendo che i membri della missione Osce provavano a entrare in Crimea dal nord. Ai funzionari è stato detto che non avevano l’autorizzazione di entrare in Crimea, secondo quanto riferito dal giornalista di Associated Press che li accompagnava. Non sono stati segnalati feriti. Gli spari si sono verificati dopo che i funzionari dell’Osce erano stati fermati. Gli uomini armati hanno infatti sparato in aria colpi di avvertimento per non fare avanzare altri veicoli, non identificati. Il giornalista di Associated Press afferma che probabilmente i membri della missione Osce torneranno nella città ucraina di Cherson dove avevano trascorso la notte.

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